Dopo il successo dell’album “Repubblica delle Cucozz” e di brani quali “Cilentoland” (oltre 64mila visualizzazioni su Youtube) torna sulla scena Dutty Beagle con un nuovo singolo/videoclip: “Aperisushi”.
«Non mi interessava trasmettere necessariamente un messaggio ben definito, volevo, per così dire, “fotografare” in maniera ironica la società di oggi e le sue stranezze. Per questo il testo è più visivo che narrativo».
Registrato e mixato a Cava de Tirreni nello Studio XXXV da Johnny Paglioli e masterizzato da Simone Squillario, “Aperisushi” è un brano che punta il dito verso le pressioni della società moderna:
«L’abitudine dell’aperisushi, per come l’ho intesa io, rappresenta un’alternativa ai ritmi serrati della società occidentale. Siamo così presi dal lavoro, dalla voglia di raggiungere uno status che non ci appartiene e di apparire che non abbiamo più il tempo per concederci un po’ di relax e conoscere veramente gli altri senza il filtro di un profilo social che spesso ha l’obiettivo di farci sembrare felici e nascondere le nostre debolezze».
Il brano è accompagnato da un videoclip realizzato dal comico dei salernitani Villa PerBene, Francesco D’Antonio (Zelig Off, Colorado), e da Enrico Francese, coadiuvati da Francesco Paglioli:
«Francesco e Enrico hanno ascoltato il brano e, in pochissimo tempo, hanno elaborato una loro visione. Mi intrigava avere l’input di qualcun altro, ero curioso di sapere cosa potesse suscitare la canzone in persone abituate a lavorare con un mezzo “cinematografico” come quello dei videoclip».
“Aperisushi” anticipa l’uscita del prossimo album di Dutty Beagle (attualmente in fase di mastering), al quale ha partecipato anche Andrea Tartaglia, frontman dei Tartaglia Aneuro.
«Le nuove canzoni sono il frutto di un percorso lungo tre anni, durante i quali credo di essere maturato come persona e come autore. I libri che ho letto, le esperienze che ho vissuto, la gente che ho incontrato e il mondo che mi circonda mi hanno fornito l’ispirazione per comporre i testi».
BIOGRAFIA
Antonio Cusati, in arte Dutty Beagle, nasce il 4 febbraio 1992. Cresce a Marina di Camerota (SA), un paese fortemente influenzato dalla cultura sudamericana (venezuelana in particolare) a causa dell’emigrazione di massa dei primi del novecento. Sin dall’infanzia frequenta un ambiente solare e spensierato in un quartiere, la Chiandata, che si rivelerà fondamentale per la crescita fisica e artistica.
Muove i primi passi nel mondo della musica sotto l’ala protettrice della Old Nine On Fire Crew, impegnata nella diffusione del reggae nelle dancehall delle calde stagioni estive. Grazie a questa collaborazione, nel 2010 nasce il primo singolo, “Born in South”.
Un altro incontro fondamentale è quello con Emanuele “Nos” Saggiomo, nel 2013. Vede così la luce il progetto Cilento Rootz, che toccherà l’apice con l’uscita del primo EP di 5 tracce. Durante questo periodo, molto rilevanti sono le esibizioni in apertura di artisti del calibro di Clementino, Jovine e Gogol Bordello. Nel 2015 viene pubblicato su Youtube il primo videoclip, “Cilentoland”, che supera le 64.000 visualizzazioni, consacrandosi come inno del Cilento.
Il 2 luglio 2015 è una data fondamentale perché vede l’uscita del primo album di Dutty Beagle, “Repubblica delle Cucozz”, affiancato da importanti collaborazioni con artisti quali Nicola Caso, Oz Real e Leo In. Il disco tratta prettamente tematiche di denuncia, in modo particolare il disagio e l’immobilismo in un territorio come quello cilentano e l’isolamento fisico e mentale dei giovani.
In un pomeriggio di novembre del 2015, in un freddo locale di Camerota utilizzato dai fraterni amici della Ma.Fra. Band, si verifica una svolta decisamente importante: prende corpo la formazione attuale del progetto Dutty Beagle che vede tornare protagonista, in veste di bassista, Emanuele “Nos” Saggiomo. A lui, in breve tempo, si uniranno gli altri membri della band: Davide “from Vuccafera Massive” Siervo (batteria e percussioni), Davide “from Bellizzi” Palmentiero (chitarre) e Vincenzo “Mbo” La Mura “from Trentinara Massive” (chitarre e cori e, dal 2017, basso).