L’ultimo eclatante episodio è stato rappresentato, qualche giorno fa, dall’affissione, lungo una via centrale del paese, di un manifesto anonimo con un simbolo fascista legato al ritorno del Littorio. Per condannare l’atto ed esorcizzarlo, alcuni giovani della cittadina hanno intonato la canzone ‘Bella ciao’. Sullo stesso portone sul quale è comparso tale manifesto, ne sono spuntati altri ‘dedicati’ al fenomeno del clientelismo. Non si sono fatte attendere le reazioni, a cominciare da quella dell’associazione femminista ed antifascista Ipazia che ha esposto un ulteriore manifesto dal testo “Il fascismo non è un’opinione, il fascismo è un crimine”. Insomma, una sfida a colpi di manifesti, a competizione elettorale conclusa e amministrazione definita.
Le scorie della campagna non sono ancora state smaltite e, considerando i propositi espressi, potrebbero trascinarsi nel tempo.
Per quanto riguarda il Vallo di Diano, le elezioni comunali hanno certificato ‘l’essenza conservatrice’ del comprensorio. In tutti i centri chiamati al voto, infatti, sono stati confermati i gruppi legati alle amministrazioni uscenti.
Riguardo le preferenze in ottica elezioni europee, nel complesso è stata la Lega ad imporsi in 11 paesi su 15. Uniche eccezioni Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Pertosa e Sant’Arsenio. Quest’ultimo si conferma roccaforte del PD. Con il 33,7%, infatti, è nettamente il paese in cui i democratici hanno raccolto più voti.
Il partito di Salvini è affermato, in particolare, nel piccolo centro di San Rufo (40,14%), a Sanza (37,43%) e a Sassano (32,79).
In riferimento ai centri più grandi, Sala Consilina ha visto la Lega al 31,41%, il Movimento 5 Stelle al 21,11% e Forza Italia al 16,12% (Pd quarto), mentre a Teggiano i leghisti hanno raggiunto la percentuale del 27,28%. A seguire il Partito Democratico (25,59%) e il M5S (18,36%).