La Tomba del tuffatore esce da un’estate esaltante nell’ultimo triennio. Prima con il Tour in Italia con l’esposizione di una lastra a Milano in occasione di Expò 2015, poi con la ristrutturazione della sala espositiva con l’intervento di risorse private messe a disposizione dalla Tenuta Vannulo, di Antonio Palmieri, leader nel settore della produzione di mozzarella di bufala. Infine, con i festeggiamentiper il compimento dei 50 anni dalla sua scoperta da parte di Mario Napoli conclusosi con il con un convegno internazionale proprio nel mese di ottobre 2018.
Sono anche tre anni che, su iniziativa di Gabriel Zuchtriegel, si organizza l’evento “Il vino del Tuffatore” che ha riscosso una buona accoglienza sia da parte degli addetti ai lavori sia dai produttori che hanno candidato i loro vini al concorso che si è sempre tenuto nel museo archeologico di Paestum.
Per i prossimi tre anni, al fine di continuare sulla strada intrapresa per integrare sempre più la valorizzazione del patrimonio archeologico con quello delle eccellenze enogastronomiche del territorio, la direzione del museo e il Consorzio Salernum Vites hanno sottoscritto un “Accordo di Valorizzazione e di Programma”.
L’intesa si fonda sulla comune convinzione che è estremamente importante coordinare le azioni che mirano a tenere collegati i protagonisti che vivono nello stesso territorio al fine di mettere in comune energie ed idee per rappresentarlo al meglio.
Ecco perché la prossima edizione dell’evento “Il Vino del Tuffatore” sarà organizzato in stretta collaborazione tra i produttori salernitani e la direzione del museo archeologico di Paestum. L’alleanza ha lo scopo di dare sempre più impulso all’evento con lo scopo di farlo crescere sia in termini di numero dei vini candidati al premio sia relativamente al numero degli appassionati che, approfittando dell’evento enogastronomico in programma, possano cogliere l’occasione per soggiornare a Paestum e nel Cilento anche per concedersi un tour turistico.
L’evento assume ancora più importanza sotto l’aspetto turistico in quanto dente a destagionalizzare le presenze che è da tempo l’obiettivo di ogni località turistica fortemente caratterizzata dalle presenze nel periodo estivo.
Dopotutto, è ormai consolidato che il turismo legato ai beni culturali e al consumo in loco di prodotti enogastronomici è in forte crescita in ogni parte del mondo e in Italia in particolare. Per cui, trovare sinergie tra chi opera nei due settori è estremamente importante al fine di impiegare meglio e bene sia le risorse economiche che i protagonisti hanno in programma di investire sia le energie umane che, lavorando a stretto contatto, potranno produrre l’effetto moltiplicatore dell’investimento fatto.