Il Vallo di Diano sta tirando il fiato, in ottica Covid. Dopo settimane caratterizzate da una diffusione abbastanza veloce del contagio, frustrazioni, timori e ancora decessi, infatti, gli ultimi giorni ed i relativi dati fotografano una situazione in deciso miglioramento.
Certo, gli inconvenienti non sono mancati. L’ultimo episodio della serie si è verificato a Sassano, nell’hub vaccini di Caizzano che serve, tra gli altri paesi, lo stesso Sassano, Padula e Buonabitacolo. La diffusione della notizia legato ad un open day del vaccino Pfizer, infatti, ha generato caos, facendo arrivare in zona decine di persone a cui sono stati consegnati biglietti numerati, al fine di ordinare l’accesso. Ad esse si sono aggiunti coloro che si erano regolarmente registrati sulla piattaforma per caregiver e fragili. Tutto ciò ha generato un’attesa che, per alcuni, è stata anche di quasi 10 ore.
Un “assembramento” pacifico che ha generato confusione, tensione e proteste, in particolare, per capire chi doveva accedere alla vaccinazione e chi aveva il diritto di precedenza. Per calmare gli animi si è reso necessario l’arrivo dei Carabinieri.
Buone notizie sono arrivate dal boom di vaccinazione che ha interessato i punti vaccinali del Vallo. A Polla, Teggiano e Sala Consilina e lo stesso Sassano, al di là dei contrattempi, sono state tante le persone ad accorrere e il tutto si è sviluppato con una discreta velocità.
Se l’attività anti-Covid procede in modo abbastanza spedito, sembra essere così anche per quel che riguarda gli accertamenti relativi al presunto sversamento di rifiuti tossici nel territorio. A seguito degli arresti legati all’operazione denominata “Shamar”, infatti, l’Arpac, su disposizione della Magistratura, ha analizzato i terreni finiti al centro dell’inchiesta ed effettuato i carotaggi nei siti dove i rifiuti sarebbero stati interrati.
Certo, ciò non vuol dire che si scoprirà automaticamente tutto, né tali operazioni non sono state realizzate in passato, tuttavia, questa volta le basi paiono essere un pò più solide.
Terra , quindi, ma anche il cielo.
E si, perché anche sui tetti del Vallo di Diano sono passati i “satelliti Starlink, messi in orbita da da SpaceX, azienda di Elon Musk, con l’obiettivo di incrementare la copertura internet. Si tratta di una sorta di fila indiana composta da circa 60 elementi di luce. Uno spettacolo certamente suggestivo che, a primo impatto, ha suscitato stupore e curiosità e stimolato la fantasia. Diversi valdianesi infatti, in particolare tramite Facebook, hanno scritto di essere stati colpiti dalle luci misteriose, mentre altri si sono direttamente spinti a dire di aver visto gli Ufo. Nel giro di breve tempo, tuttavia, l’arcano è stato svelato.
C’è poi chi, alla luce della concomitanza degli eventi, ha associato il vedere le luci in questione alla discesa del razzo cinese, avvenuta nella notte tra l’8 e il 9 maggio. Tra le regioni che, secondo le prime previsioni, potevano essere interessate dalla caduta dei detriti del mezzo, infatti, rientrava la Campania.
L’iniziale non chiarezza, unita ad un mix di timore e confusione ha, quindi, caratterizzato la giornata e, in particolare, la nottata del comprensorio.
Cono D’Elia