Ad una certa età, sentire sulla pelle, il fruscio della vita che scorre, in modo inesorabile e spietato, procura, molte volte, un senso di vuoto, perché si vorrebbe rimanere sempre fermi negli anni, già vissuti. Ogni volta che si riflette sulla continua corsa del tempo verso un domani e poi ancora verso un altro domani, è sempre un particolare momento di disagio psicologico, in cui una scossa di malinconia, ci pervade fin nella parte più intima del nostro essere, perché è troppo crudele questa percezione del tempo che passa, rispetto alla limitata durata della vita. È sempre il rapporto del tempo con l’età, il principale problema dell’uomo, perché una volta nati, si vorrebbe vivere sempre, in quanto la vita, con tutte le sue problematiche, è un “unicum” che attrae con le sue molteplici magie e dalla quale non ci si vorrebbe mai staccare, per la forza di attaccamento, che continuamente riesce ad emanare. Purtroppo, le leggi della natura, prevedono solo un ciclo della nostra esistenza e non ci sono deroghe a questa legge della vita, per cui l’unico rimedio alle nostre “ambasce,” è cercare di godere, il tempo dell’oggi, perché del tempo del domani, come sappiamo molto bene, “non v’è certezza.”
Trending
- Scuola, 267 milioni per tutor e orientatori
- Vallo della Lucania, Teatro “Leo de Berardinis”: “Il calamaro gigante” con una straordinaria Angela Finocchiaro
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025