Il Teatro Testaccio di Roma è uno spazio raccolto e buio. Un piccolo seminterrato, con i suoi cento posti a sedere, che accoglie le proposte coraggiose di artisti emergenti delle arti sceniche.
Marco De Vita è un musicista di origini campane, impiantato a Genova sin dall’adolescenza.
I colori di Napoli e quelli della città ligure che la specchia sul versante nord ovest della penisola fanno parte della sua indole e dei suoi brani, fanno parte della sua vita artistica e personale.
Del carattere napoletano il suo piano possiede la giocosità carnevalesca di una pulcinellata, dell’anima ligure la malinconia.
Con “Sogno pianissimo”, progetto di musica e performance per occhi e orecchi incantati, Marco approda nella capitale dopo altre brevi tappe in alcune città del nord Italia e quando bussa alla mia porta, per caso, come uno scherzo del Martedì Grasso, mi trova curiosa e felice di prendervi parte. A me spetta la parte del mimo. Studio e improvviso. Marco e Paola Basile, che si occupa dell’organizzazione e della comunicazione, mi riconoscono – bontà loro – la giusta espressività ed io faccio del mio meglio per trasferire nei gesti lenti e silenziosi di questo pagliaccio di strada il racconto di un comune desiderio, quel bisogno condiviso di difendere dalle gabbie del senso troppo comune della contemporaneità l’impulso alla creatività e all’arte, così tanto avvilita, così tanto ridotta al rango di inutile passatempo.
Poi ci sono gli altri musicisti e le ballerine e c’è il pubblico. Presenze affettuose e accoglienti. Ascoltano e guardano. Sentono e vedono. La serata passa allegramente, alla fine ci si saluta e ci si invita alla prossima. Non c’è bisogno di dirsi molto altro, il sogno è sognato e piano, pianissimo, continuerà. Mesi dopo Paola mi ricontatta dicendomi che c’è un appuntamento a Marano di Napoli, sabato 13 maggio, al Teatro Vittorio Alfieri.
Il “Sogno pianissimo” di Marco ora è diventato anche il sogno di molti altri e con noi ci saranno, insieme agli altri musicisti Gianluca Sorrenti, Ivan Meringolo, Antonio Devoto, Raoul Riccio, Francesco Vitiello e alla ballerina genovese Monica Grimaldi e ai ballerini Claudia Neri, Martina Pedata, Eleonora Simeoli, Alessia Varuni dell’Academy Dancemania di Marano di Napoli con le coreografie di Dominga Perrotta direttrice della scuola, anche il maestro Ivana D’Addona e la cantante partenopea Federica Cardone. A presentare ci saranno Roberto Corna e Barbara Nocella. È un carrozzone di note e armonie interiori che tiene sempre le porte aperte e scaccia via la morte, quella personale, quella dell’arte, come accade in “Le parole”, il nuovo singolo che Marco porterà al pubblico per la prima volta proprio a Marano. Un inno che suggerisce di cantare: bella la vita! È forse per questo che il “Sogno pianissimo” di Marco De Vita emoziona noi che ne facciamo parte e, si spera, anche chi vorrà farne parte semplicemente ascoltando e guardando lo spettacolo.
Vi aspettiamo, perciò, il 13 maggio prossimo al Teatro Vittorio Alfieri di Marano di Napoli.
Non è mai troppo tardi per sognare.
Francesca Schiavo Rappo