Il sogno di Valditara: scuole belle, sicure e con più Risorgimento
“Mi piacerebbe che in aula ci si occupasse di più del Risorgimento. (..) Se l’Italia vuole essere grande, deve recuperare la consapevolezza di un’identità nazionale che altrimenti rischiamo di perdere. Quella parte della nostra storia vorrei venisse non solo glorificata, ma anche studiata, discussa, celebrata…Dovremmo riscoprire la nostra patria e la nostra storia, per sentirci tutti italiani, in nome di un interesse comune pur nelle nostre legittime e stimolanti differenze”.
L’attenzione resta focalizzata sul tutor, il Ministro Valditara intravede la necessità, in questo clima di aggressioni e mutamenti, di potenziare questa particolare funzione docente. Si comincia dal triennio conclusivo delle superiori coi fondi a disposizione, poi grado a grado, con ulteriori provvidenziali elargizioni, si utilizzerà il tutor anche per gli altri percorsi curriculari, così come è già previsto nelle pagine dell’ordinamento. “In realtà, afferma Valditara, lo fa rilasciando la sua intervista a “La verità”, con un primo stanziamento di 150 milioni, iniziamo dagli ultimi tre anni delle superiori, ma poi gradualmente estenderemo i tutor anche a tutte le superiori di primo e secondo grado: lo abbiamo già scritto nelle linee guida sull’orientamento”. Queste le considerazioni di Valditara circa fondi Pnrr e il loro stanziamento per la scuola: “Il Pnrr ha stanziato 3,9 miliardi di euro per la riqualificazione delle scuole italiane. Grazie ai tecnici del ministero, ho trovato nelle pieghe di bilancio altri 1,2 miliardi. Dunque disponiamo di una cifra record di 5 miliardi e 100 milioni. Una parte l’abbiamo già attribuita agli enti locali, e noto con soddisfazione che anche alcuni amministratori dell’opposizione si sono congratulati con il ministero per questo nuovo approccio, che ha interessato anche le regole degli appalti venendo incontro proprio alle richieste di Comuni e province per una maggiore semplificazione. Lo stanziamento, prosegue, consentirà di realizzare un grande piano di riqualificazione, ed emetteremo presto una circolare con i particolari. Inoltre nel decreto legge sul Pnrr abbiamo introdotto il modello Genova per l’edilizia scolastica, perché non bastano i fondi, occorre che le opere vengano realizzate in fretta. Le scuole devono essere sicure, senza barriere architettoniche, e penso debbano essere anche belle. Perché chi studia all’interno di scuole esteticamente gradevoli è incentivato a impegnarsi di più”.Questa l’immagine della scuola futura, costituita dal docente tutor e i provvidenziali fondi del Pnrr destinati per una scuola bella e sicura. Unitamente alle premure del Ministro Valditara per una scuola troppo spesso ultimamente oggetto di violenza, si rivela il bisogno di osservare e considerare i programmi. A suo dire, con piena convinzione, bisognerebbe aumentare le conoscenze sul periodo Risorgimentale italiano, quel periodo storico identificato come Rivoluzione italiana;tempo della storia italiana durante il quale l’Italia conseguì la propria unità nazionale. Più ampiamente inteso il termine Risorgimento “..è un termine storiografico, attraverso cui si fa riferimento ad un periodo, collocato tra la fine del Settecento e l’Ottocento, di trasformazioni economiche e sociali, corredate da eventi militari e diplomatici e dall’affermazione di atteggiamenti letterari e culturali. Tutto questo ha condotto l’Italia da una frammentazione in tanti piccoli Stati, dominati da potenze straniere, ad un processo di unificazione territoriale e di indipendenza nazionale sotto la dinastia dei Savoia”. “Mi piacerebbe, asserisce, che in aula ci si occupasse di più del Risorgimento. Nel Risorgimento si trovano le ragioni del nostro stare insieme. Perché tanti eroi provenienti da tutta Italia decisero di unirsi ai piemontesi per unificare la nazione? Se l’Italia vuole essere grande, deve recuperare la consapevolezza di un’identità nazionale che altrimenti rischiamo di perdere. Quella parte della nostra storia vorrei venisse non solo glorificata, ma anche studiata, discussa, celebrata. Una certa sinistra ci ha abituati ad andare in Europa senza la consapevolezza della difesa dell’interesse nazionale, che peraltro è un obiettivo di tutti gli Stati. Dovremmo riscoprire la nostra patria e la nostra storia, per sentirci tutti italiani, in nome di un interesse comune pur nelle nostre legittime e stimolanti differenze. Insomma, sarebbe bello se a scuola si riuscisse a far crescere anche l’orgoglio positivo di appartenere a una grande civiltà come quella italiana, che va conosciuta in tutte le sue declinazioni”, ha aggiunto Valditara, che ha sottolineato l’importanza del senso di appartenenza al nostro Paese. Il Ministro Valditara, bisogna riconoscerlo, ad oggi, suo primo anno alla guida del Ministero di Viale Trastevere, comincia a produrre qualcosa di buono, tira fuori dal suo cilindro per fare qualità di scuola e metro valoriale, il tutor, l’orientatore, l’idea del legale a spese dello Stato a tutela dei proff e di tutto il personale fatto oggetto di aggressione e violenza, richiama ufficialmente all’uso oculato dei cellulari e ne impedisce l’uso sconsiderato in classe, parla poi di scuole belle, di scuole sicure, mentre auspica un forbito sapere intorno al tempo risorgimentale.per recuperare la consapevolezza di un’identità nazionale.
elgr