di G.C.
Una passeggiata al mare, in una mattinata ventosa ma soleggiata di un gennaio, adesso abbastanza fredda, è piacevole perché permette di osservare, in particolare silenzio, tutto ciò che c’è intorno. La scelta: il mare di Paestum. Il mare è agitato, il vento freddo di tramontana ti taglia il viso, la costiera amalfitana è lì a portata di mano e la pineta? È alla destra del cammino e offre il riparo che serve. Ci si sposta per questa passeggiata all’interno della pineta ma lo spettacolo che ti si presenta non è certo affascinante come ci si aspetta: gli alberi di pini sono immensi, altissimi e sovrastano proteggono dal vento freddo ma toglie anche il piacere di vedere il sole. Si cammina su un letto di aghi, tanti frammisti a spazzatura sparsa qua e là che regala, al tappeto che calpesti, un pizzico di colore stonato. Il vento fa muovere i rami degli alberi e provoca a volte dei rumori secchi, di frattura che insieme alle onde che si infrangono sulla spiaggia fanno un concerto. Di tanto in tanto qualche ramo secco cade a terra. Gli alberi sono quasi tutti morti, sopravvive solo la punta di questi pini e, in alcuni punti, si sono già create delle chiarìe che lasciano intendere che presto, probabilmente molto presto, la nostra bellissima pineta cederà accartocciandosi su se stessa. Ci vorrebbe poco per recuperarla: una potatura adeguata, una integrazione degli alberi morti e un po’ di pulizia in più. Basterebbe ciò per ridare, agli amanti della natura, il piacere di godere di questa stupenda fascia pinetale, orgoglio della piana e del mare di Paestum.