La direzione del proprio cammino la si trova solo quando si agisce: se vuoi percorrere una strada comincerai a renderti conto che lo stai facendo solo dopo aver iniziato a camminare e solo così potrai vedere cosa ti attende oltre; se invece ti fermerai, non saprai in che direzione quel cammino ti avrebbe portato e sarai perduto. Ma se dovessi camminare e finire col perderti, potrai potrai sempre tornare indietro e cercare nuovamente la tua strada
Le incredibili e “pungenti” cime dei monti Lattari a destra, l’inconfondibile e bellissima Costa Amalfitana e Sorrentina a sinistra; con Gina che mi segue dappresso, sul “Sentiero degli Dei” ci incamminiamo per fare una di quelle esperienze che possono dare all’uomo e alla donna che la vivono la sensazione di “salire” dell’Olimpo e accedere alla possibilità di guardare dall’alto tutto il bello che il mare la terra esce a trasmettere.
Avrei voluto percorrere il “Sentiero degli Dei”, che parte da Bomerano nel comune di Agerola (NA) e arriva a Positano, da molto tempo. In fondo, sarebbe stata una ennesima esperienza di trekking fatta! Nonostante le continue sollecitazione di Ginetta a fare uno dei trekking più gettonati nella provincia di Salerno, ho sempre mostrato una sorta di timore “reverenziale” nell’intraprendere l’impresa … Ecco perché l’esperienza sul sentiero dove osano le “aquile” è stata posticipata nel tempo!
Ma quando ho aderito alla richiesta di Gina di percorrere a piedi l’intera tratta della SS 163 che collega Salerno a Positano e poi la SS 145 fino a Sorrento, allora ho capito che in fondo a quella impresa ci sarebbe stato il premio di camminare sul “Sentiero degli Dei” …
Ed eccoci sulla SS 366 che porta ad Agerola. Saliamo fino in cima ai monti Lattari, chiamati così per i numerosi allevamenti di bovini che pascolano sull’altopiano.
Da Boverano, dove si arriva agevolmente in auto o in bus, si parte per un sentiero senza grandi pretese all’inizio, ma tu già sai che assisterai a uno spettacolo unico che non tutti si possono permettere e anche tanti, che lo possono fare, ma per pigrizia o per l’ignoranza non riescono a godersela.
Seguendo le indicazioni poste al centro di Boverano, ci incamminiamo verso l’imbocco del Cammino. È Gina a farmi notare che le sembra di essere a Sant Jan Pie’ de Port, il borgo francese da dove parte il Cammino di Santiago per il numero di persone che si aggira per le strade ed entra ed esce dai bari e negozi vari.
L’ingresso del sentiero è incastonato tra due cancelli posti a “difesa” di proprietà private …
Noto subito le ceramiche incastonate nella roccia con su scritti gli articoli della Costituzione Italiana. Superiamo un signore che in una mano porta un sacco e con l’altra regge un secchio con dentro un pastone destinato agli animali ospiti in un ovile ricavato da una incavatura nella roccia quasi pensile sul vuoto.
Il tracciato alterna comodi tratti sterrati ad altri scavati nella roccia viva. Sotto l’aspetto tecnico e delle difficoltà bisogna tener conto non è sufficiente avere la buona volontà e tra determinazione a percorrerlo, ma bisogna attrezzarsi bene per evitare inconvenienti lungo il percorso lungo quasi 7 Km: scarpe adatte, abbigliamento e Bastoncini devono essere adatti all’impresa come ricorda il cartello posto all’inizio del sentiero, alcune fontanelle e punti ristoro garantiscono il podista di non restare a secco di acqua e viveri.
Sul sentiero c’è già “vita”! A gruppetti, persone ci muovono nella direzione Positano, più avanti ne incontreremo altri che si muovono in senso opposto, ammiriamo un uomo e una donna impegnati in un’arrampicata, due ragazze che gustano un panino farcito con mozzarella di bufala, punti con difficoltà maggiori ma superabili facendo molta attenzione …
Sono molti i valloni che la natura ha scavato nella montagna che precipitano verso il mare e rendono bene l’idea di quanto gli agenti atmosferici hanno dovuto agire per disegnare la Costa più frequentata al mondo dai turisti.
La Nocelle, borgo nel comune di Positano, ci si tuffa quasi letteralmente nell’immenso mare che sta ai piedi gli ha avuto la fortuna la voglia di percorrere il “sentiero”; sulla destra Positano si manifesta in tutto il bianco candore, più avanti i faraglioni di Capri e la sagoma dell’isola fanno da controcanto a Punta Campanella; a sinistra lo sguardo rincorre la Costa d’Amalfi fino a Salerno e poi, sempre più giù, fino alla Costa Cilentana “sorella minore”.
I 2500 gradini che compongono la scalinata che ci aiuta a scendere dolcemente verso il mare, arriviamo alla contrada Darienzo di Positano; ci accolgono due anziani signori che ci informano sui tempi di percorrenza del bus proveniente da Sorrento e che ci porterà ad Amalfi per incrociare la coincidenza che risale ad Agerola.
Il tempo di attesa che si impiega a scendere lentamente verso il mare consente anche di fare mente locale su quello che si è vissuto in questa splendida mattinata di sabato 12 febbraio 2022
Basta poco per capire che si è entrati e usciti in qualcosa di unico al mondo; in una dimensione diversa da ogni altra nella quale ti sei esercitato nell'”arte” del cammino …
Questo perché camminare, a un certo punto della propria vita, diventa un modo per dipingere il sé in situazioni diverse e assistere in diretta a come si modifica la percezione dell’ambiente nel quale vivi. Infatti, camminare ti porta in posti che altrimenti ti sarebbero preclusi, ti mantiene abbastanza in forma dal punto di vista fisico e ti fa vivere un’esperienza di vita vissuta in una dimensione che altrimenti saresti costretto a vedere da lontano o solo con l’aiuto di qualche video che raccontano esperienze di altri.