Il Sabato Santo, è il giorno del silenzio e della meditazione, è il giorno in cui non ci sono celebrazioni, in attesa della Santa Pasqua, che come sappiamo è il giorno solenne in cui il suono delle campane diffonde nell’aria un atmosfera di festa, per la resurrezione di Gesù.
Nel giorno della meditazione, sarebbe proprio opportuno che ognuno di noi meditasse sulle problematiche attuali della propria esistenza, che è diventata difficile da gestire, nonostante tutta la nostra buona volontà di cercare di accettare una realtà che non avevamo mai conosciuto e che ci sta davvero molto stretta, ( c’è ancora la pandemia e c’è soprattutto la guerra), come ci stanno strette le scarpe che non sono comode per poter camminare.
Per gli uomini che comandano le sorti del mondo, il Sabato Santo è il giorno giusto in cui dovrebbero meditare sulle continue guerre che mettono in campo, solo per il desiderio di voler aumentare il proprio potere, perché le guerre sono contro la pace e sono soprattutto contro il principio di umanità, che dovrebbe essere la sola guida ideale nella vita degli uomini, che “fatti non furono a essere come bruti, ma per seguir virtude e conoscenza.”
Ma i potenti del mondo sono sordi e ciechi difronte al senso di umanità e vengono meno al sacro principio della pace, che renderebbe gli uomini “umani e migliori,” mentre le guerre li rendono solo delle belve feroci e sanguinarie.
È proprio uno dei misteri della vita degli uomini il desiderio di voler fare sempre delle guerre e, siccome, i misteri, per noi, sono impenetrabili, difronte ad essi “s’annega il pensier mio.”
Oggi è anche il tempo del pentimento, perché solo attraverso la consapevolezza delle cose sbagliate che si sono fatte nella vita, si può rinascere e risorgere per affrontare il futuro, con l’animo pronto e predisposto al nuovo percorso che ci aspetta, perché la vita continua sempre ad andare avanti, in quanto è un dono di Dio e come tale deve essere sempre onorata, rispettata e glorificata, nel segno della fede.
Il Sabato Santo è il giorno in cui tutta l’umanità si dovrebbe sentire unita in un senso comune di fratellanza, perché gli uomini sono tutti uguali dinanzi a Dio, per cui dovrebbero vivere in pace tra loro, per poi meritare la pace di Dio.