nella Valle del Calore e del Fasanella, di Gaetano PUCA (novembre 1999). (Libro inedito che sarà pubblicato nel corso dell’anno 2000).
A cura di Cosmo Guazzo
L’autore presenta nel libro. “Il PROCESSO DI DESERTIFICAZIONE nella Valle del Calore e del Fasanella”. …I comuni rientranti nel territorio del distretto scolastico n. 59, con sede in Roccadaspide, vanno considerati, nella gran parte, nella Valle del Calore, largamente inteso. Il territorio è interessato da un …Fenomeno sociale che abbiamo denominato “Processo di desertificazione”. Il territorio, collinare ed interno, sta vivendo da anni il fenomeno dell’abbandono e del pendolarismo quotidiano a favore della fascia costiera (vicinanza a Paestum) e dei poli d’attrazione locale (Roccadaspide – Sala Consilina – Teggiano). Nel capitolo primo delinea l’ipotesi del fenomeno di desertificazione, poi fa dei cenni storici sulla Valle del Fasanella con riferimenti a Bellosgurdo, Ottati e all’antica contea di Fasanella. Il territorio del distretto scolastico comprende la maggioranza dei centri urbani della Valle del Calore, che è ubicata a sud della Provincia di Salerno, oltre il fiume Sele. …La società civile è molto debole, appunto per la perdita di abitanti. Chi si sposta è generalmente di giovane età. Resta in paese l’anziano che continua a dedicarsi alla pratica agricola finché le forze fisiche glie lo consentono. Nel territorio è usale l’espressione “Vai ancòra fòre” ndr. (Vai ancora in campagna). Ciò vuol dire che pur essendo pensionato, continua a recarsi nei terreni, piccoli appezzamenti di proprietà, svolgendo lavoretti di pulizia e di sistemazione di campi. …Di conseguenza anche l’associazionismo risulta debole. Le poche associazioni esistenti svolgono attività sporadiche o annuali. …Esse nascono con obiettivi e programmi di grosso rilievo, ma solo per iniziativa di pochi. Le pro-loco e le associazioni agiscono in modo individuale, cioè ignorandosi l’una con l’altra. …Rispetto al contesto provinciale e regionale la zona vive ai margini, nel senso che le decisioni e le scelte (provinciali e regionali) calano dall’alto. Infatti, non sono state le cittadinanze del luogo a volere decidere, per esempio, che la struttura ospedaliera di Roccadaspide sarebbe dovuta essere non utilizzata. Volontà estranee al territorio hanno determinato questo fatto increscioso. …Anzi a Roccadaspide da qualche anno è sorto un Comitato pro-ospedale prefiggendosi l’obiettivo: “Apertura ospedale”. Appunto in questo periodo, s’inizia a parlare di apertura dell’ospedale. C’è da chiudersi: chissà, se coniugando “la normativa nazionale e regionale”, le volontà politiche, che non registrano certamente un protagonismo unitario dei politici locali, si possa dire la parola fine a questa “Penelope”, che da ormai svariati anni sta diventando un costante appuntamento elettorale? Credo che su questo siamo alla dirittura d’arrivo. E a proposito delle competizioni elettorali, queste ultime producono “frazionismi e divisioni che vanno a determinare anche conseguenze nei rapporti tra parenti e amici. Le divisione e le competizioni, oltre ad essere presenti all’interno di un paese, caratterizzano anche i rapporti tra un paese e l’altro.” “…Non vi è un cittadino che s’identifichi come cittadino della Valle del Calore, cioè rappresentante di un comprensorio territoriale. …E’ sentita l’appartenenza come paese e come parentado. L’appartenenza è l’elemento base per capire risultati elettorali, comportamenti e atteggiamenti. Questo valore, per esempio, determina l’elezione a Sindaco di una persona e non di un’altra.” “…Anche le relazioni tra le istituzioni presenti (comuni con comunità montana, tra comuni, tra scuole, tra comuni e scuole), sono determinati non dai ruoli delle varie istituzioni, né dai colori politici, ma dai rapporti tra le persone (piazza – bar – parentado – vicinato di casa – origine di paese)…” “…L’istituzione Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è considerata non come uno strumento di sviluppo locale, ma come un carrozzone nuovo capace di risolvere i problemi individuali (posto di lavoro fisso) o come un nuovo impedimento alla realizzazione delle volontà personali.”
Nel testo sono presentati alcuni cenni storici, l’attività economica e anche aspetti legati alle bellezze dei vari paese. “…Cosa c’è da vedere nei vari centri abitati!”. L’autore infine si interroga su “quale futuro sarà possibile per le zone interne, per la Valle del Calore e in particolare per la Valle del Fasanella?”. Affronta il problema della desertificazione e il pendolarismo quotidiano nella Valle del Calore. I comuni del Distretto Scolastico di Roccadaspide rientrono in due comunità montane: Alburni con sede a Postiglione e Calore Salernitano con sede a Roccadaspide. “…Non vi è una corrispondenza territoriale tra i comprensori scolastici e le comunità montane. Come pure non vi è la stessa corrispondenza tra i comprensori… Il territorio è diviso anche dal punto di vista organizzativo ecclesiastico. E’ diviso tra la diocesi di Vallo della Lucania (Roccadaspide, Castel San Lorenzo, Felitto, Albanella) e la diocesi di Teggiano (Corleto, S. Angelo, Ottati). Nei centri abitati meno distanti dal polo Roccadaspide o Eboli (Castel San Lorenzo, Felitto, Controne, Castelcivita) si viene a creare il pendolarismo quotidiano, sia per frequentare le scuole superiori, sia per esercitare attività lavorative e impiegatizie. Nei centri abitati più distanti come Roscigno, Piaggine, Valle dell’Angelo, si vengono a realizzare spostamenti o trasferimenti temporanei nel centro polo o centro guida. Resta sempre il legame affettivo verso il paese di origine, dove si ritorna con la famiglia nei giorni di festa locale religiosa, come in occasione del Santo Patrono, oppure a Pasqua, a Natale o in momenti particolari come matrimoni o decessi di parenti o di amici. Il vincolo ombelicale resta imperituro fino al giorno della morte. Alcuni esprimono ai figli, divenuti adulti e intraprendendo attività lavorative svincolate dal paese di origine, il desiderio di volere essere sepolti nel cimitero del paese. Si realizza l’ultimo atto con i funerali e la sepoltura come se fosse un ritorno alle origini ed una riaffermazione della propria identità. Il libro si conclude con dei cenni storici sulla Contea di Fasanella, cenni storici su Aquara, Bellosguardo, Ottati, Corleto, Sant’Angelo. Infine l’autore traccia l’andamento della popolazione nel secolo XX e la mappa scolastica nel territorio del Distretto n.59.
Gaetano Puca. Laureato in pedagogia – impegnato nell’area cattolica e nel sociale. Operatore della Regione Campania come Docente Orientatore – referente dell’area specialistica del Centor Orientamento Professionale di Roccadaspide. Ha collaborato con varie testate locali. “E’ un appassionato delle problematiche culturali meridionalistiche e in particolare cilentane.”. Ha pubblicato vari testi che hanno avuto per argomenti il territorio e il Cilento nella fattispecie… L’ultimo libro pubblicato in ordine di tempo “Spuculiannu a Capaccio”, traccia le linee di sviluppo del territorio comunale di Capaccio-Paestum.