È stato tradotto in tutte le lingue del mondo, ha conquistato l’intero pianeta facendo fiorire sempre nuovi lettori. Un bambino, un pianeta, una rosa e una volpe possono cambiare la vita di ogni essere umano. Lo abbiamo amato, conquistato e ci siamo emozionati con lui, registrando nel cuore i passi più importanti che sono diventati stendardi per la letteratura dell’infanzia. Antoine De Saint-Exupéry non lo sapeva che il suo piccolo principe avrebbe rivoluzionato il modo di scrivere i racconti, eppure è meravigliosamente accaduto. La tenerezza di questa storia è diventata una lezione di vita, una vera catarsi personale che nella vita prima o poi ci colpisce e ci trasforma. Oggi è diventata teatro e la sua trasposizione sta facendo il giro d’Italia. Nei giorni uno e due marzo è stata ospite del Teatro “Palapartenope” Di Napoli. Con la regia di Stefano Genovese e la produzione di Razmataz live, le parole prendono vita in una cornice musicale moderna. Sulle note del maestro Battiato, dei Coldplay e di altri artisti internazionali assistiamo ad una prosa scorrevole e fedele al testo originale. Una scenografia quasi eterea fa da culla al movimento di creature umane che si librano nell’aria come fili, manifestandosi sul palco con le loro ali invisibili pronte a spiccare il volo per far breccia al cuore degli spettatori. La prima pubblicazione dell’opera risale al sei aprile del 1943 in lingua inglese presso l’editore Reynal & Hitchcock di New Tork. Dopo ottantun anni, si afferma ancora come l’opera più letta nelle scuole con i suoi insegnamenti sempre più attuali che saranno trasmessi alle generazioni future. Come un telefono senza fili, questa novella lascerà per sempre la sua impronta nel mondo.