Il nuovo anno scolastico e le novità della scuola
Il sistema scolastico con regole e riforme nuove ha l’obiettivo migliorativo della qualità della istruzione e vuole fornire risposte adeguate ai bisogni di una realtà sociale in costante crescita.
Quest’anno la scuola riparte con diverse novità , fra queste il divieto del l’uso del cellulare in classe e previste sanzioni severe per i disobbedienti, torna il diario cartaceo, debuttano i diplomi tecnico professionali in quattro anni, le nuove linee guida dell’Educazione civica puntano sulla economia, per gli alunni stranieri arrivano lezioni extra di italiano, maggiore stretta sui diplomifici, stop ai tre anni in uno e al turismo didattico, rinnovata l’assicurazione infortuni estesa per studenti e docenti, garantito un più semplice rapporto scuola-famiglia con la piattaforma Com Unica, ritornano il voto di condotta alle medie e le regole meno stringenti per bocciare con la mediocrità, si sospenderà in presenza e in casi gravi arrivano i lavori socialmente utili, più severe pene per le aggressioni ai Proff., nella scuola primaria tornano i giudizi sintetici, i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) alla Maturità, cambiano gli assetti dimensionamento, si parla di Agenda Nord, dopo il Mezzogiorno, è il turno del Settentrione, si agirà con la promozione della didattica innovativa, delle attività di laboratorio, dello sport. Verranno individuati docenti tutor e orientatori anche nelle scuole medie A seguito dell’approvazione, del 24 maggio 2024, del Decreto Scuola, un decreto legge relativo a disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025, ecco quali sono le principali novità in relazione alla integrazione degli alunni stranieri e al Sostegno agli alunni con disabilità: potenziamento di attività per facilitare l’apprendimento della lingua italiana e l’inserimento scolastico degli studenti stranieri, con particolare riferimento a quelli arrivati da poco in Italia e con maggiori difficoltà linguistiche; l’introduzione, come sopra accennato, di docenti con formazione specifica per le classi con un alto numero di alunni stranieri con deficit linguistici. Alle scuole, inoltre, verrà data possibilità, già a partire dal prossimo anno scolastico, di accedere a progetti del Programma Operativo Nazionale (PON) dedicati all’integrazione. Si parla di conferma, su richiesta delle famiglie, del docente di sostegno che ha seguito l’alunno l’anno precedente, a garanzia di continuità didattica e supporto personalizzato. Si parla di priorità nelle nomine ai docenti specializzati per il sostegno. In merito poi alla mobilità dei dirigenti scolastici si considerano misure transitorie, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo CCNL. Al 2025-2026 sono poi state rimandate le seguenti misure: la possibilità per le famiglie di richiedere la conferma del supplente di sostegno dell’anno precedente, l’introduzione dei giudizi sintetici alle scuole primarie e l’insegnamento potenziato della lingua italiana per gli studenti stranieri. Vivremo quindi, nella scuola italiana, momenti di radicale trasformazione. Il sistema scolastico con regole e riforme nuove ha l’obiettivo migliorativo della qualità della istruzione e vuole fornire risposte adeguate ai bisogni di una realtà sociale in costante crescita. “Con la nuova filiera tecnico-professionale, ha dichiarato il Ministro Valditara, costruiamo un canale di istruzione di serie A, in grado di dare una solida formazione ai nostri ragazzi, secondo programmi fortemente innovativi, che assicureranno competenze teoriche e pratiche di qualità, anche grazie al contributo delle imprese.”. Ben osserva Confindustria questa novità. “La nuova legge disegna un quadro normativo che renderà la collaborazione scuola-impresa sempre più ampia e stabile, a beneficio degli studenti che scelgono i percorsi tecnico-professionali e di tutta la scuola italiana”, ne è convinto Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori e delegato all’Education e all’Open Innovation di Confindustria. A dire, invece, di Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, la nuova filiera tecnico-professionale “Rappresenta l’avvio della privatizzazione del sistema pubblico di istruzione e della regionalizzazione dell’istruzione tecnica e professionale. […] Si costruiscono percorsi formativi di serie B, anzi ‘percorsi addestrativi’ indirizzati verso le classi sociali più svantaggiate. Un modello segregante e selettivo”. Una tempesta di critiche a Valditara, alla sua riforma. Sulla riforma della scuola fa sentire la sua voce la CGIL: “La logica securitaria e punitiva del governo si è tradotta nell’approvazione del ddl Valditara sul voto in condotta, comprensivo dell’emendamento che prevede il ritorno al giudizio sintetico nella scuola primaria, smantellando la valutazione formativa introdotta poco più di tre anni fa”, ha dichiarato la Flc Cgil. Così, infatti, riporta “La notizia”: “Si tratta di provvedimenti – aggiunge il sindacato – che confermano l’ideologia di fondo di questa legislatura che, in nome di un presunto merito, seleziona, stigmatizza le differenze, respinge i più svantaggiati e disconosce il valore della conoscenza e della relazione educativa come strumenti di emancipazione e trasformazione per la costruzione del bene comune e di un modello sociale alternativo”. La scuola sta mutando. La scuola di oggi è soggetta a sfide e innovazioni che hanno la finalità di plasmare il prossimo futuro del modello istruzione, dei docenti e delle opzioni educative. Il sistema educativo è soggetto a un processo dinamico, cammina con il tempo che si evolve ed è condizionato da ogni mutamento sociale. Tante le sfide di proff. e studenti, ma anche tante si rappresentano le possibilità di arricchimento esperienziale e di metodi e nuovo sapere.