Quella di Cono è la storia di un santo, di un nome, di un’identità. Un nome che probabilmente il 99% degli italiani non conosce, ma che in determinati e piccoli contesti territoriali rappresenta l’essenza.
E’ così a Teggiano, in provincia di Salerno, dove San Cono è il santo patrono e Cono il nome più diffuso. E’ così per il territorio diocesano compreso tra Teggiano e Policastro, di cui il santo è protettore. E’ così a Cessaniti in Calabria, dove esiste la frazione San Cono. Ed è così in Sicilia dove, in provincia di Catania, c’è il comune di San Cono.
Per il resto, a parte rare eccezioni, si tratta di un nome pressoché sconosciuto, pur essendoci ormai dei Cono sparsi in più parti d’Italia e del mondo. Che contribuiscono a far conoscere e diffondere queste peculiarità.
Un nome che, anche per via del collegamento con la figura geometrica, a molti risulta bizzarro ed in alcuni casi poco verosimile. Ma che porta con sé storia, fede, tradizione ed identità.
San Cono, nato a Teggiano, è morto giovanissimo, tra il 1100 ed il 1200 ed è diventato subito il punto di riferimento spirituale della comunità. Nel tempo sono stati diversi i miracoli a lui attribuiti, tra cui l’aver protetto il paese in occasione dell’assedio a Diano (antico nome di Teggiano) del 1497 da parte del re di Napoli Ferdinando d’Aragona. Si narra, infatti, che i soldati abbiano visto in cielo un monaco che respingeva le palle di cannone con le mani. Tra miracolo e leggenda anche l’episodio secondo cui il santo abbia protetto Teggiano durante il terribile terremoto del 1980. Il centro teggianese fu uno dei pochi a subire danni lievi. Senza contare i tanti “interventi” a lui attribuiti da parte di diverse persone.
San Cono si festeggia nel centro valdianese 3 volte all’anno ed è amato e portato nel cuore in tanti Paesi stranieri extraeuropei, in particolare Uruguay e Stati Uniti. E rappresenta una peculiarità teggiaese e valdianese. Quante piccole realtà territoriali possono vantare un santo nato nel proprio paese?
Inutile specificare, poi, che ormai da decenni il nome Cono a Teggiano si tramanda di generazione in generazione.
Un binomio inscindibile quello Cono-San Cono. Un binomio destinato a durare a lungo? Difficile dirlo, sia perché le nascite sono e saranno sempre meno, sia perché con il passare del tempo l’aspetto legato alla devozione ed al legame con il proprio territorio risulterà probabilmente sempre più fragile.
Ma se oggi alcuni genitori scelgono di dare al proprio figlio un nome diverso da Cono e per loro più funzionale al contesto globalizzato, la maggior parte decide di continuare la tradizione.