Il Comune di Morigerati ha dedicato il museo Etnografico a Clorinda e Modestina Florenzano,le due sorelle che dagli anni sessanta del secolo scorso cominciarono a raccogliere oggetti della civiltà contadina. Le due splendide sorelle nel 1976 allestirono una collezione privata che divenne Museo nel 1994, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale morigeratese.
Il passaggio da esposizione permanente a museo fu un salto di qualità per l’intero paese e diede inizio a quello che è diventato il “modello Morigerati” : l’Oasi del WWF alle grotte del Bussento, il Parco nazionale, il paese ambiente.
Con un gesto semplice e carico di affetto, come quelli che facevano le serelle Florenzano, il sindaco Vincenzina Prota ha svelato la targa alla presenza dei familiari e degli amici.
Nel corso della serata/evento è stata presentata le nuova associazione culturale “Clorinda e Modestina Florenzano”. L’associazione ha lo scopo di conservare la memoria della cultura contadina,di promuovere l’incontro di culture, di stimolare la ricerca e l’informatizzazione dei documenti.
La serata è stata animata dal poeta Franco Arminio. Nella incantevole piazza della chiesa ,il pubblico ha ricevuto una vera e propria dose di ottimismo sul futuro dei piccoli borghi.
“Sono tutti luoghi sacri” ha detto Franco Arminio, e noi abbiamo il dovere di “attivare un desiderio di paese”. Secondo il poeta, autodefinitosi “paesologo”, occorre abbandonare gli atteggiamenti da comunità pozzanghere e da scoraggiatore militante, e dobbiamo tutti diventare comunità ruscello e incoraggiatori militanti.
I paesi piccoli non moriranno, ha concluso Arminio , perchè sta tornando prepotentemente il tema della terra. Compito nostro è attivare un nuovo sguardo sui luoghi e puntare in alto: se uno zoppica, è inutile provare a farlo camminare; è più bello farlo volare. In questa ottica ha suggerito, un po’ per provocare e un po’ per stimolare, di leggere Leopardi in silenzio nel bellissimo borgo di Morigerati.
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