di Alessandro Pecoraro
Il Museo “Paestum nei percorsi del Grand Tour” fu fondato nel 2003 dalla Fondazione Giambattista Vico, istituzione volta all’organizzazione di eventi ed iniziative culturali sul territorio cilentano con l’intento di restituire la figura del filosofo di Vatolla al mondo contemporaneo. Il Museo è ospitato nel Convento francescano di Sant’Antonio a Capaccio Capoluogo, edificato nel XVIII secolo. Il Convento è situato in una posizione particolarmente suggestiva, su un promontorio che si affaccia su un panorama che va dal Golfo di Salerno al Monte Soprano, comprendendo la piana di Paestum. Nell’area del convento che un tempo era la più fatiscente, oggi si trova il Museo dedicato al Grand Tour, all’interno del Museo è stato anche recuperato l’antico orto di erbe officinali dei Frati Minori. Il Gran Tour era quel viaggio che a partire dal seicento artisti e giovani benestanti europei percorrevano in Italia, attratti dalle bellezze artistiche, paesaggistiche e archeologiche del nostro Paese. Proprio il Grand Tour diede inizio al moderno fenomeno nella cultura di massa del viaggio turistico. Il Museo raccoglie più di centoventi opere, soprattutto incisioni del Settecento che testimoniano la presenza di Paestum in questi percorsi. Si conservano soprattutto vedute delle rovine di Paestum immortalate dalle tavole di Morghen nel 1765, da quelle di Giovan Battista Piranesi nel 1778, da quelle di Thomas Major nel 1768 e da quelle dell’abate Jean Claude Richard de Saint-Non risalenti agli anni ’80 del Settecento. L’opera di più pregio e tra le più recenti conservate nel Museo è sicuramente “La veduta di Paestum con i templi, la costiera amalfitana e Capri sullo sfondo” olio su tela del 1838 del pittore tedesco Franz Ludwig Catel, presente in questo periodo ad una mostra al Museo Nazionale di Amburgo. Un Museo così importante per la diffusione della cultura e della storia di Capaccio-Paestum è un tesoro da preservare per il nostro territorio. Tuttora purtroppo, il Museo rischia la chiusura, lo sfratto dal Convento è fissato per il giorno 27 Novembre 2015. In occasione della XVIII edizione della Borsa del Turismo Archeologico di Paestum è stata inscenata una protesta nei pressi delle cupole geodetiche nell’area antistante i Templi e una raccolta firme da parte dei vertici del Museo e della Fondazione Vico per salvare questo pezzo di storia di Capaccio e farlo restare nel nostro territorio. Sono state raccolte centinaia di firme dalla direttrice del Museo Daniela Di Bartolomeo e dalla vicedirettrice Marilena Montefusco ed è stata fatta richiesta al Sindaco, sottoscritta anche dal presidente della Fondazione Vico, Vincenzo Pepe e dal direttore Claudio Aprea per trovare una sede decorosa, adeguata ed esclusiva al Museo di importanza regionale.