Tra i monti più rappresentativi, simbolici e di antiche suggestioni vi è il Monte Stella. Anche detto Monte della Stella, il rilievo è alto 1131 e sulle sue pendici raccoglie, disposti a corona, 6 comuni: Stella Cilento, Sessa Cilento, Omignano, San Mauro Cilento, Pollica, Serramezzana e le decine di piccole frazioni i cui nomi rimandano al passato dell’intera area, alla gloria che fu. Il toponimo Cilento, che fa anche da suffisso ai nomi dei comuni, sembrerebbe derivare proprio dall’antico nome del Monte. Era identificato sulle carte geografiche, per l’appunto, col nome di Monte Cilento ed era sede di un Castellum Cilenti dove si svolgevano tutte le operazioni amministrative della Baronia del Cilento prima che fosse spostata presso la dimora dei Sanseverino nella vicina Rocca Cilento. Fu dunque centro importantissimo e di riferimento per i residenti dell’intero circondario che vi si recavano per espletare pratiche burocratiche, per lavoro o ancora per servire i nobili. La Storia del Monte non inizia nell’età medioevale ma secondo alcuni studiosi potrebbe addirittura risalire alla Preistoria. Grandi dibattiti e discussioni si sono creati infatti sull’esistenza o meno sulla vetta del Monte di una civiltà megalitica risalente alla preistoria, documentata dalla presenza di enormi massi, i megaliti, che fanno pensare al luogo come ad un immenso osservatorio astronomico, primitivo ma sicuramente efficace, con i suoi ingressi, le sue mura, e la sua zona sacra, forse frequentato da insigni astronomi e sacerdoti. Ritrovati anche importantissimi reperti inerenti l’antica lavorazione ed estrazione dell’olio, prova che già a quei tempi l’olio della zona rappresentava un bene primario, irrinunciabile e d’eccellenza. La Storia, è risaputo, spesso si intreccia con la religione e questo caso non fa eccezione. Nei pressi dell’area in cui sono stati ritrovati i megaliti, è presente una piccola chiesetta consacrata alla Madonna del Monte Stella risalente all’anno 1000 e costruita in pietra, testimonianza della povertà di materiali di cui allora si disponeva ma che con le sapienti mani degli artigiani assumevano inestimabile valore. In tempi recenti l’edificio sacro è stato oggetto di un attento restauro che lo ha riportato all’antico splendore, ridonandogli importanza e sacralità. Storia e religione si incontrano creando un connubio solido destinato a creare un flusso turistico non indifferente, soprattutto se il tutto è incastonato in un ambiente naturale incontaminato nel quale addentrarsi esplorandolo e scoprendo i tanti luoghi di interesse. Una natura che costituisce un tutt’uno con i centri abitati, l’ideale per gli amanti dell’ambiente e della tranquillità. Natura che al Monte ha regalato due aspetti fondamentali per la più antica forma di sostentamento dei primi insediamenti umani: acqua e terreno fertile. Dal Monte Stella infatti sgorgano varie sorgenti che alimentano i tanti ettari di terreno coltivato. Ulivi, vigne e rigogliosi orti dipingono di mille colori le campagne della Stella, donando prodotti enogastronomici tipici di elevata qualità con valori nutrizionali e organolettici unici. Tante le peculiarità del rilievo a cui diversi enti stanno lavorando per un rilancio dell’intera area e che nel prossimo futuro potranno donare al Monte della Stella una nuova vita.
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