Europa, figlia del re fenicio Agenore, un giorno giocando sulle rive del mare con le compagne catturò l’attenzione di Zeus con la sua bellezza. Zeus usò una delle sue metamorfosi per avvicinarsi a lei: si trasformò in un toro e la bella Europa fu colpita dall’insolita dolcezza dell’animale ed iniziò ad accarezzarlo. Salì in groppa al toro per cavalcarlo, Zeus colse la palla al balzo e iniziò a cavalcare fuggendo per mare verso Creta. Quando il toro riassunse le sue fattezze umane, Europa si innamorò perdutamente di Zeus. Dalla loro unione nacquero Minosse, leggendario re di Creta, e Radamante.
L’immagine del Ratto d’Europa, ovvero del rapimento di Europa da parte di Zeus, è stata dipinta in un vaso del ceramografo Assteas, attivo a Paestum nel IV sec. a. C.
Assteas fu uno degli artisti vascolari a figure rosse più attivi e celebri della Magna Graecia e gestiva anche un grande laboratorio di produzione. È proprio il Ratto d’Europa ad essere considerato il suo capolavoro. Il vaso fu inizialmente trafugato da un operaio di Sant’Agata de’ Goti, venne poi esposto al Getty Museum e poi ritornò in Italia per essere esposto a studi ed indagini dell’Arma dei Carabinieri. Al momento è esposto nel Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino ma per molto tempo è stato in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, la sua terra insomma!