Un mare senza orizzonte, esteso come il suo cielo! Due abissi nei quali perdersi, voragine e infinito, il mondo fluttuante di Biagio! Le sue parole incontrano le nuvole, interrogano il mistero insondabile, l’azzurro! Ho provato a dipingere il suo cielo con tutte le figure che lo popolano, i volti sacri, qull’angelo oracolo, gli uccelli e tutti gli archetipi del nostro esistere! Ho dipinto un tuffatore rosso che si tuffa tra le nuvole, invertendo la sua rotta, perché il suo nome è legato all’aria! Le case, i tetti sprofondati nel blu cobalto e poi la musica! Uno sciame di note, sospese tra le rondini, un trombettista seduto su di una nuvola rosa, e quel gabbiano argento che porta il suono delle bacchette nel vento , un messaggero, forse il volo di Biagio stesso dentro il suo sogno.. Come i suoi bellissimi versi: ” Respiro la leggerezza dell’essere.”
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