di Dibbì
Se è come si dice che il buongiorno si vede dal mattino, la prima edizione dell’evento “Il Vino del Tuffatore” ha tutti gli ingredienti per diventare una grande ed importante manifestazione. Gli organizzatori hanno miscelato archeologia, dieta mediterranea e marketing al vino, che è sicuramente la bevanda mondiale che ha più storia e cultura. La kermesse si è svolta al museo archeologico di Paestum nei giorni 20 e 21 novembre. Nella prima giornata i lavori sono iniziati con i saluti di Gabriel Zuchtriegel, neo direttore del Parco Archeologico di Paestum, e successivamente con un interessantissimo convegno moderato dal noto giornalista enogastronomico e
scrittore Luciano Pignataro. Molto bravi i relatori che si sono succeduti ad iniziare dal prof. Giuseppe Festa che ha parlato di marketing del Vino, del Territorio e del Turismo. A seguire il prof. Nicola Cecchi ci ha relazionato sul Vino nella Dieta Mediterranea e il prof. Pietro Campiglia ci ha parlato delle Proprietà Nutraceutiche del Vino. Dopo un gradito coffe break si è svolta una tavola rotonda, dove tra le cose più importanti segnaliamo l’intervento di Corrado Martinangelo, che in rappresentanza del Ministero e della regione Campania, si è fatto portatore di questa proposta: “Con il Ministero daremo un importante contributo per la seconda edizione. Il Vino del Tuffatore ha risposto a pieno a quell’idea di valorizzare i prodotti del nostro territorio attraverso archeologia e letteratura”. Nel frattempo nella sala “Santuari”, quindici aziende vitivinicole hanno potuto far degustare i propri vini ai visitatori. È stata un’esperienza unica. Degustare vino tra reperti archeologici d’importanza mondiale è stata una sensazione indescrivibile. Per tutti gli accreditati ci è stata una pausa pranzo, presso il vicino ristorante Oasi, che è stata sapientemente curata dagli allievi dell’istituto alberghiero di Paestum. Nel pomeriggio si è tenuta la sessione speciale “Il Vino nell’Archeologia” e in serata ci è stata la consegna del Premio “Il Vino del Tuffatore”. Ha vinto il Fiano Kratos 2014 di Luigi Maffini, rinomata azienda vinicola di Castellabate. “Il Vino del Tuffatore” ha voluto premiare quel vino mediterraneo che meglio riconcilia l’eccellenza enologica di oggi con la tradizione mediterranea di fare il vino. La commissione, dopo aver esaminato i parametri classici della valutazione come gli esami visivo, olfattivo e gustativo, ha giudicato la potenzialità del vino di esaltare nel miglior modo possibile gli alimenti della dieta mediterranea. Inoltre, il vincitore deve avere la capacità di proporsi come espressione del territorio di provenienza, in una prospettiva di marketing commerciale e territoriale. Nella seconda giornata si sono tenute delle visite guidate dal Direttore Zuchtriegel nell’Area Archeologica di Paestum e dei laboratori di analisi organolettiche del formaggio e del vino. Veramente una bella iniziativa che con pochi piccoli accorgimenti può crescere tantissimo.
Nella foto: Giuseppe Festa, Luigi Maffini e Gabriel Zuchtriegel