Innanzitutto grazie per aver accettato di rilasciare questa intervista. Come vi presentereste a chi non vi conosce?
Ciao, siamo i “Men in the box”, e siamo una band alternative/grunge decisamente e fieramente atipica. Il nostro progetto nasce in un garage e prende forma sulle solide basi dei sogni di 5 ragazzi con la voglia di raccontare e rispolverare la musica di una passata generazione in piena crisi esistenziale e di nervi.
Quali sono le vostre influenze musicali maggiori?
La nostra musica deriva in gran parte da gruppi dei 90s: abbiamo sempre cercato un particolare dualismo tra il grunge grezzo e rugginoso dei Nirvana ed Alice in Chains e il sound più ricercato ed elettronico dei Radiohead, misto ad un pizzico di Smashing Pumkins.
Qual è la situazione musicale nel Cilento?
Il Cilento si è sempre proposto come un luogo molto prolifico di band e di generi diversi: il folk cilentano ovviamente ne fa da padrone, ma non vengono messe da parte le radicate radici blues di molti gruppi e il moderno ”sperimentalismo” verso l’alternative e il reggae. L’unico vero limite del panorama musicale è prettamente legato alla mancanza di stimoli derivata dalla sempre meno valorizzata musica live e della mancanza totale di festival in grado di dar spazio ai sound inediti dei tanti gruppi emergenti.
Cosa consiglieresti a un giovane musicista cilentano?
Consiglierei principalmente di volare alto coi sogni, sempre: sognare rende le persone umane; ed avere un sogno comune da condividere con dei compagni di viaggio e di musica può davvero farti scoprire lati della vita che potrai condividere e accomunare solo con le grandi storie degli artisti che da giovane consideri come semidei scesi in terra. La musica non mette a contatto solo note ed accordi, ma è in grado di accomunare soprattutto le anime di chi suona e ascolta, può regalarti tanto: nuove realtà, le esperienze di cui parlerai un giorno lontano con un malinconico sorriso, nuovi amori, una famiglia… sognate, ragazzi!
I vostri progetti presenti e futuri?
Attualmente siamo impegnati con la pubblicizzazione del nostro primo album: “Hearts, and other plastic parts”, album sviluppatosi nell’arco dei nostri primi 6 anni di fatiche musicali e pubblicato solamente quest’anno in versione fisica in tiratura limitata e presto su tutti gli store digitali. Nel mese scorso è stato, inoltre, pubblicato il nostro primo video del nostro singolo “I guess I’m not invisible”. Lo trovate sul nostro canale YouTube. La lista dei nostri eventi live, inoltre, è continuamente in aggiornamento: presto saranno rese pubbliche anche le nostre prossime date. Per chiunque sia interessato e per ogni info basta seguirci sulla nostra pagina instagram/facebook ufficiale, saremo estremamente felici di condividere la nostra storia con voi! Il vostro supporto è la linfa che permette a tutto ciò di essere VIVO.
Vorrei ringraziare infine una persona che inconsciamente, grazie ad un concerto a tema Nirvana che faceva da sfondo alla pubblicazione della raccolta ”Sappy” dedicata a Cobain, ha fatto in modo da avvicinarci anche emotivamente al genere che ci ha da sempre contraddistinto. Grazie Monica, grazie per quel fondamentale tassello del puzzle e grazie anche per questa intervista!