“Trasparente, dimenticato, abbandonato, lasciato a sé stesso.
Grida di dolore il mondo dell’Abbigliamento Sposa e Cerimonia, un settore fantasma, in questa crisi epidemica che sta portando via tutto: ė dura sentirsi invisibili per chi vive di sogni e crede nell’Amore.
Quel nemico fantasma, che ha messo in ginocchio tutti, sta cercando di portar via anche la dignità ed ė per questo che lo Stato, garante della pluralità, deve intervenire, salvaguardando l’eccellenza italiana dinanzi agli occhi del Mondo.
Il settore dell’Abbigliamento Sposa e Cerimonia può inginocchiarsi soltanto per un “sì, lo voglio”, non perché diviene come un vetro, fragile e trasparente.
Il mondo Sposa e Cerimonia, che misura una produttività da oltre un milione di euro, è ormai divenuto un settore fantasma, assimilato all’Abbigliamento Generico: non può essere comparato ad esso, perché l’imprenditoria Sposa e Cerimonia diffonde arte in un lasso di tempo ristretto, basando il proprio operato su un principio di stagionalità.
Vestire di bellezza ed eleganza i sogni vuol dire donare qualcosa di unico, che valorizzi le sinuosità corporee: come potrà la distanza sociale consentire tutto questo?
L’arte sartoriale è come una fata che ha bisogno di toccare, di apportare la propria creatività per realizzare unicità.
Con l’annullamento e le restrizioni degli eventi significa far sparire milioni di persone che lavorano dietro una macchina dei sogni.
Non spegnete i sogni: l’Italia intera ha bisogno, ora più che mai, di credere in qualcosa”.
Questo è il messaggio che lancia sui social Valeria, giornalista e figlia di colei che, nel Cilento, è protagonista di eventi di moda, sfilate e molto altro, in rappresentanza dell’Atelier Valery Shop.
Anna Coviello, come tanti altri imprenditori d’Italia, operante nel settore Sposa e Cerimonia, è stata dimenticata dal governo. Il suo settore, stagionale, nel 2020, rileverà soltanto un’infinità di costi in virtù di ricavi praticamente nulli: l’80% dei ricavi ritrova esclusiva espressione in un periodo che va da marzo a ottobre, arco di tempo che sarà del tutto cancellato dal Covid-19 e dai futuri protocolli comportamentali.
Come potrà Anna, insieme a tanti colleghi del settore, ritornare ad una dignitosa normalità, senza ricevere un sostegno economico-finanziario in linea con le disastrose conseguenze derivate?
“Da soli si arriva primi, insieme si va lontano”, recita un vecchio proverbio africano, ricordato da Anna gia’ nella scorsa intervista per i nostri lettori.
È sulla base di questi valori che è stata costituita l’Associazione NoiSi, un’organizzazione associativa a carattere nazionale per tutelare una categoria spesso ignorata dai provvedimenti governativi: una voce forte, unitaria, a tutela del settore Sposa e Cerimonia.