Il Giorno del Ricordo degli istriani, fiumani e dalmati – 10 febbraio 2023
Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. Quella di Pisino è un abisso profondo 100 metri e largo circa 20. Proprio in quelle voragini dell’Istria, fra il 1943 e il 1947, furono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani. Tanti i feriti gettati nelle foibe, tanti anche quelli portati nei campi di concentramento iugoslavi. Tutto questo non si può dimenticare. Tutto questo non dovrà più accadere.
Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, il Parlamento italiano“riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Le scuole italiane in occasione di questa giornata si attivano con iniziative finalizzate a diffondere la conoscenza di quei tragici eventi, che costrinsero centinaia di migliaia di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia ad abbandonare le loro case e i loro affetti spezzando secoli di storia e di tradizioni. ll MIM, ormai da anni fattivamente impegnato anche a garanzia della memoria di questi tragici eventi, sollecita le scuole col fine di favorire la conoscenza delle complesse vicende del confine orientale.Tante sono le iniziative promosse dal Gruppo di lavoro Ministero dell’Istruzione – Associazioni degli Esuli istriani, Fiumani e Dalmati. Un’azione necessaria per indurre alla riflessione critica, al ricordo e al rispetto delle vittime. ” Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia “. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo sorso anno: “Nella giornata del ricordo per le Vittime delle Foibe, rivolgiamo il pensiero a quanti hanno perso la vita. Perché tutto questo non si dimentichi e si cancelli dalle memorie, perché non si seppellisca la Nostra Storia”. Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. Quella di Pisino è un abisso profondo 100 metri e largo circa 20. Proprio in quelle voragini dell’Istria, fra il 1943 e il 1947, furono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani. Tanti i feriti gettati nelle foibe, tanti anche quelli portati nei campi di concentramento iugoslavi. Tutto questo non si può dimenticare. Tutto questo non dovrà più accadere.
elgr