La neve ancora campeggia su colline e montagne quando decido di partire per affrontare la 6^ tappa del Cammino del Parco che mi porterà dalle Grotte di Pertosa a San Pietro al Tanagro situato nel Vallo di Diano che è un altopiano posto a 450m sul l.m.
Gli Alburni si stagliano bianchi nel cielo terso di azzurro che fa da cornice alla linea della cresta. Il termometro segna + 4 quando mi presento sul piazzale delle Grotte dell’Angelo e il sole si nasconde in questa parte di mondo incastonato nella roccia che fa da “bastione impenetrabile all’ingresso delle Grotte. La strada è ghiacciata, ma ciò che mi preoccupa è il dislivello da superare … certamente non “suderò!
Decido di partire con un passo tranquillo. La muraglia che mi si para davanti è ferocemente ostile. Con calma e con pazienza scalo i 3 Km che mi separano dall’altipiano. Alla mia destra scorre il viadotto dell’autostrada che supererò passandovi sotto costeggiando a destra il fiume Tanagro che si prepara a inabissarsi nelle gole che scendono di fianco alle Grotte che ho appena lasciato. In alto scorgo di nuovo la vecchia strada ferrata Battipaglia- Lagonegro.
Passo di fianco alla discarica di Polla.
Scendo veloce e verso la cittadina che fa da porta del “Vallo” e la raggiungo quando è gremita di gente che esce dalla chiesa e si attarda a godersi il sole che scioglie la neve accumulata sui marciapiedi.
Il sole mi convince ad alleggerire il mio abbigliamento: tolgo i guanti e il cappello per sentirmi più libero di andare. Supero Polla e mi addentro in una stradina secondaria che mi fa evitare il traffico e mi concede di rilassarmi a godere del paesaggio che si allarga fino alle prime cime della Basilicata. Davanti a me c’è ancora ancora strada da fare ma il tracciato è tutto pianeggiante per cui è solo questione di tempo e di resistenza l’arrivare alla meta. Scelgo di inoltrarmi lungo lo sterrato che costeggia il Tanagro che, a sorpresa, mi si presenta ghiacciato.
Il mio passo incede ad andatura di “crociera” quando scorgo il cimitero di Sant’Arsenio e decido di tornare sulla strada principale per non perdermi il passaggio davanti alla bella sede della Bcc Montepruno e nel centro abitato che recentemente è stato rifatto dotandolo di giardini accoglienti perché ben tenuti.
È l’ora dell’aperitivo e bar e ritrovi sono affollati di persone che fanno capannello. Mi ristoro alla fontana situata nei giardini pubblici situati proprio al centro della cittadina.
Esco dal paese e punto deciso su San Pietro al Tanagro. È il più piccolo dei tre ma ha la sua personalità che si esprime al meglio con l’imponente palazzo che ospita il comune. Passo davanti alla bella chiesa quando decine di fedeli escono dalla funzione domenicale. Rientro sulla via maestra. Mi informo su come fare per raggiungere la Valle dei Mulini che un tempo fecero la fortuna di questo piccolo borgo.
Poi cerco e trovo un luogo dove fermarmi a dormire per la sera, mentre per la cena ho già adocchiato un ristorantino nel centro storico.
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Il “Muraglione” che riporta ad un’altitudine di oltre 400 m, incute rispetto a chi decide di risalire per i suoi tornanti fino ai confini con Polla, la porta del Vallo di Diano un grande “vallo” inserito del perimetro del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e alburni. Arrivati in cima, si prede a destra la stradina che è una scorciatoia ma anche un comodo tratto che tiene lontano dalla SS 19 che, in questo tratto, è molto trafficata. L’arrivo nel centro abitato di Polla è accolto da un frastuono di rumori, da una confusione di gente e da un alternarsi di modernità e tradizione nelle costruzioni. In alto a destra domina il paese il convento di S. Antonio.
Le stradine interpoderali che ci indica l’App del Cammino, ci aiutano a ritrovare la tranquillità dello spostarsi nella dimensione alla quale chi cammina per raggiungere una meta difficilmente può rinunciare.
Più avanti ci aspetta Sant’Arseno, altro vivace centro del Vallo dove è possibile sostare nei giardini posti al centro e a ridosso della strada principale che l’attraversa.
Dopo un altro tratto su stradine interpoderali si arriva a San Pietro al Tanagro (fiume che segnerà al strada fino alla fine del Vallo).
Un picco e gradevole borgo e un palazzo comunale che da l’idea di un comune imponente.
Bartolo Scandizzo