Ripartiamo da Acciaroli risalendo verso Nord la SS 267, dopo essere usciti dal borgo dove per decenni ha governato il “Sindaco pescatore” Angelo Vassallo. Entriamo nel breve tratto di mare del tutto occluso da sbarramenti “protettivi” posti in essere da chi ha acquisito il diritto di realizzare strutture e spazi destinati al turismo a pagamento. Ci troviamo nel comune di San Mauro Cilento. A seguire saliamo in quota entrando nel comune di Montecorice che comprende di versi borghi marinari a cominciare da Capitello, un promontorio, anch’esso, “ricoperto” da un residence di decine di appartamenti impilati l’uno sull’altro.
La bella giornata favorisce l’arrivo di altri amanti dello sport. Sono ciclisti che a piccoli gruppi si annunciano con le loro voci altisonanti davanti a noi o che risalgono provenienti dalle nostre spalle. Non mancano i “solitari” come noi che preferiscono andare al proprio passo senza dover dare “conto” a chi li accompagna.
Scendiamo fino al mare per assaporare il passaggio per Agnone con il suo porto che serve ai pescherecci per poi fare un passaggio rapido per San Nicola a Mare prima di risalire le “Ripe Rosse”, una scarpata ricoperta da pini mediterranei acquistata dall’ente Parco all’inizio degli anni 2000, quando era presidente Vincenzo La Valva e direttore Mimì Nicoletti, per sottrarla all’ennesima speculazione edilizia destinata al turismo residenziale che tanto danno ha fatto alla Costiera Cilentana nel corso degli anni ’70 e ’80 .
Ci aspetta, l’ennesima risalita che la morfologia della costa ci impone. Con pazienza, anche utilizzando parte del sentiero alternativo realizzato a suo tempo e che oggi e del tutto lasciato a se stesso. Il cima ci fermiamo a parlare con un anziano signore che intreccia panieri di vimini di ogni dimensione.
Prossima tappa sono le “Case del Conte”. Vi arriviamo scendendo l’ultimo tratto del sentiero Ripe Rosse che ci porterà fino alla marina dove la spiaggia è servita da un ampio parcheggio. Decidiamo di seguire il percorso che sappiamo esiste lungo la spiaggia e arriviamo nel tratto di spiaggia che segna il confine con il comune di Castellabate nel borgo di Ogliastro Marina. Questo è un angolo di confortevole “goduria” per chi ama la tranquillità in un posto di mare: c’è la spiaggia, c’è il Borgo con la sua chiesetta, c’è uno spazio verde, non mancano i percorsi riservati ai pedoni né i luoghi di ritrovo sia bar che ristoranti. Anche la ricettività alberghiera è buona e non invadente.
Qui ci fermiamo per ritrovarci e per riposare in vista della tappa del giorno dopo che conosciamo molto bene, perché è meta abituale delle nostre escursioni domenicali.
Bartolo Scandizzo