Chi come il sottoscritto continua a guardare il mondo in modalità analogica, più che osservare agli esiti e, in generale, quanto avviene, è portato a chiedersi sempre e in ogni caso al come si giunge a certi risultati. E’ per questa ragione che pur non avendo un ruolo ufficiale nel mondo Bimed io e tanti, tantissimi altri continuiamo a sentirci e, di fatto, a essere parte integrante del cammino che quotidianamente questa istituzione pone in essere, in molti casi, sostituendosi al contesto statuale e istituzionale. Sin da Exposcuola è stato così e ben lo so perché allora nel ruolo di assessore delegato della Provincia di Salerno sentivi addosso tutto il peso della responsabilità che comportano certe imprese … La visita al Santo Padre del prossimo 26 ottobre che tante analogie ha con quell’esperienza, succede a un concerto che oltre mille ragazzi hanno tenuto in una delle aree archeologiche più suggestive del Mediterraneo situata a Paestum in quel Sud dell’Italia ancora lontano da quella normalità che accompagna la crescita per mezzo di occasioni e opportunità che derivano innanzitutto da un contesto che responsabilmente accompagna le nuove generazioni nel diventare protagonisti del presente che secondo dopo secondo assume l’identità di futuro. Questa meravigliosa suggestione che è stato il Concerto organizzato in omaggio a Papa Francesco probabilmente avrebbe dovuto essere un progetto di chi, gestendo le risorse destinate all’apprendimento e alla cultura, mai come in questo momento avrebbe dovuto tenere a una dichiarazione di pace organizzata sull’unico linguaggio comprensibile a tutti, quello della musica. Che Bimed, però, faccia al posto di (…) è oramai un dato tanto acclarato quanto consueto, in ogni caso mai come stavolta ho riflettuto su quanto fosse straordinario trasferire le armonie di cui sono parte i contralto del concerto nell’agone di una politica che sia in ambito nazionale che internazionale continua a stridere senza opporsi per come sarebbe necessario all’incombenza di un conflitto (quello russo-ucraino) sempre più incombente. Che fosse una buona prassi – Bimed – lo sapevamo da sempre ora sappiamo anche che la volontà, l’impegno, la responsabilità, la condivisione e il confronto orizzontale esteso in maniera ampia può portare a risultati insperati com’era insperato far suonare insieme mille ragazzi e com’è stato insperato sino a ieri che diecimila uomini e donne rappresentative di una comunità di pratica che è ancora più vasta abbiano sentito come una valore ineludibile il mettersi insieme perché il Santo Padre sentisse quant’è per noi un modello, il modello cui riferirsi quando si tratta di praticare il bene piuttosto che declamarlo. So che per qualunque altra istituzione questo straordinario momento dell’Udienza Papale potrebbe determinare un rilassamento ma stando dentro i processi di Bimed sono certo che il valore più straordinario dell’impresa che si compie il 26 di ottobre sarà, ancora una volta, un nuovo inizio proiettato in un orizzonte di senso che continua a ritenere la conoscenza la leva di cui nessun essere umano può fare a meno per rimanere umano continuando a distinguere il bene dal male che è, poi, la lezione che sentiamo ogni volta nelle parole e negli atti di Papa Francesco.
Pasquale Stanzione
già assessore alla Pubblica Istruzione
(Provincia di Salerno)
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