12 Gennaio 2025 –
Sono trascorsi solo pochi mesi dal Battesimo della mia terza nipotina. Le emozioni di quel giorno sono impresse nel mio cuore.
Rivedo Diletta con la sua veste bianca, gli occhi fissi sulla candela accesa nelle mani della madrina, le manine che stringevano il suo giochino preferito. Con il dono del Battesimo è diventata figlia di Dio, le è stato cancellato il peccato originale e nel suo cuore è stato messo il seme della fede. Possa il Signore essere il suo compagno di viaggio e la luce dei suoi passi. Il mio augurio è che mantenga la sua anima bianca come la veste indossata, che coltivi la virtù della purezza e, come la candela manda luce e calore, la sua vita possa ardere di un amore grande per Gesù.
Oggi si conclude il tempo di Natale. Inizia la vita pubblica e la missione di Gesù. La liturgia ci invita a riflettere sul significato del Battesimo e sugli impegni assunti per noi, in quella occasione, dai nostri genitori e padrini.
Tra i pochi avvenimenti della vita di Gesù descritti da tutti e quattro gli Evangelisti c’è proprio quello che oggi celebriamo, anche se ognuno degli autori lo presenta con caratteristiche proprie: il Battesimo del Signore.
Nel passo di Luca, il nostro compagno di viaggio di quest’anno, il Battesimo di Gesù non viene descritto. L’Evangelista infatti preferisce mostrarci Gesù, dopo il battesimo ricevuto da Giovanni Battista, in preghiera.
Una particolarità del Vangelo di Luca è proprio quella di mostrarci spesso Gesù intento a pregare, in profondo legame e dialogo con il Padre.
Sulle rive del Giordano c’è la rivelazione della Trinità. Il cielo si apre, discende lo Spirito Santo sotto forma di Colomba e una voce dall’alto, la voce del Padre dichiara Gesù Figlio Suo, l’Amato in cui ha posto il Suo compiacimento.
Leggendo il passo, proiettati anche noi sulle rive del Giordano, facciamo fatica a comprendere che Gesù, fonte di salvezza di ogni peccato, si sia messo in fila tra la folla penitente per farsi battezzare. E’ in fila con coloro che andavano ad ascoltare Giovanni e a chiedergli il bagno del Battesimo, come segno di purificazione.
Gesù ci offre un esempio di grande umiltà, non si tiene alla larga da noi peccatori, ci è sempre vicino con il suo amore, non è mai indifferente alle nostre sofferenze, nonostante eventuali nostre incomprensioni.
Carica su di sé i limiti di ogni uomo e donna e, condividendo l’immersione nell’umanità di coloro che anelano a un rinnovamento interiore, ci invita a riconoscere che abbiamo bisogno dell’amore e del perdono di Dio, nonché del coraggio per ammettere le nostre colpe.
Ognuno di noi è chiamato oggi a fare memoria sul senso del battesimo, a recuperare il grande valore di questo sacramento, il primo che riceviamo. Con il battesimo ci è tolto il peccato originale e nel nostro cuore viene seminato il seme della presenza di Dio.
Anche se non lo ricordiamo perché troppo piccoli, in quel momento diventiamo cristiani e veniamo inseriti, con operosa responsabilità, nella comunità.
Coltiviamo allora questo seme perché cresca e porti frutto e ricordiamo che ognuno di noi per Dio è figlio, amato e motivo di compiacimento!
Nel commento del passo dell’anno scorso invitai a ricercare la data del nostro battesimo per aggiungerla a quella di tante altre ricorrenze importanti della nostra vita che festeggiamo. Lo abbiamo fatto? Santa domenica in famiglia.