I sindaci sono di gran lunga il pezzo dello Stato che ancora riscuote la fiducia dei cittadini che vivono nei comuni che amministrano. Non importa se si tratta di un piccolo borgo di poche anime o di una grande città, sopravvive sempre un filo diretto che nessun evento, per quanto drammatico, è riuscito a recidere del tutto.
Anche nella nostra realtà è così!
La legge elettorale che prevede l’elezione diretta dei sindaci è stata una delle poche riforme che ha inciso in modo determinante in questa direzione. Infatti, l’elettore trova immediatamente un riscontro, nel bene e nel male, sulle capacità del sindaco e dell’amministrazione che lo affianca, di gestire i servizi essenziali che toccano la quotidianità della vita di ogni residente.
Dall’edilizia scolastica alle fognature, dai servizi sociali a quelli idrici, dal rilascio delle concessioni edilizie alla manutenzione del verde e delle strade, dal funzionamento del depuratore alla raccolta differenziata, dall’incentivazione all’associazionismo sportivo e sociale alla pubblica illuminazione …
Nelle nostre realtà i comuni più grandi non superano i 20.000 abitanti, per cui molti servizi sono gestiti in modo associato come l’assistenza agli anziani e i servizi sociali in genere, per non parlare dell’assistenza sanitaria.
In questi due settori si ha l’impressione che allontanandosi il centro decisionale dalla realtà alla quale è destinato, viene meno il punto di riferimento certo a cui rivolgersi per eventuali disservizi. Addirittura, in molti casi, si ha la sensazione che i servizi stessi esistano più per dare un lavoro a medici, infermieri, assistenti sociali, addetti all’amministrazione … che per l’effettivo servizio che sono chiamati ad erogare.
I sindaci, però, hanno l’autorità per acquisire l’autorevolezza per fare in modo che il rapporto venga ribaltato in favore dei soggetti passivi dei servizi.
In occasione del rinnovo degli incarichi di sindaco e consigli comunali sarebbe il caso che i candidati pongano al primo posto proprio il miglioramento dei servizi alla persona.
Sarebbe un modo intelligente per allargare il grado di fiducia dei cittadini verso le istituzioni che, una volta eletti o rieletti, saranno chiamati a rappresentare.
Buon voto ai cittadini e buon lavoro a chi andrà ad assumere ruoli di responsabilità amministrativa.