Il termine infertilità è un aggettivo usato per definire una scarsa efficacia nel concepimento. Questo problema può interessare uno solo dei due partner o entrambi. Infertilità non è sinonimo di sterilità. Quest’ultima è una condizione permanente, obbiettivamente diagnosticata e irreversibile, ad esempio per l’assenza dell’utero o per la presenza di anticorpi antispermatozoi, che riguarda l’uomo, la donna o entrambi. Si parla di infertilità quando la coppia non è in grado di concepire entro 12 mesi con rapporti regolari e senza l’utilizzo di anticoncezionali. Alcuni autori posticipano il limite fino a 24 mesi.
Sono utili gli integratori contenenti omega 3: acido eicosapentaenoico (EPA), docosaesaenoico (DHA) e alfa linolenico (ALA). Oltre a esercitare un ruolo antinfiammatorio, sembrano direttamente correlati a una buona composizione dello sperma e la salute dell’ovulo. Integratori di antiossidanti, perché combattendo efficacemente lo stress ossidativo dell’intero organismo, è possibile migliorare anche la composizione dello sperma e la salute dell’ovulo. Le vitamine antiossidanti sono i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E. La vitamina C e la vitamina E sembrano avere un effetto positivo, indipendente dalla capacità antiossidante, sulla composizione dello sperma e sulla salute, e quindi anche sulla ricettività dell’ovulo. La vitamina D svolge un ruolo determinante nella sintesi degli ormoni steroidei e dei prodotti delle gonadi maschili e femminili.
Può essere utile anche la fitoterapia. La Maca peruviana è una radice simile al Ginseng, che sembra aumentare la produzione di sperma e la mobilità degli spermatozoi. Inoltre la medicina Aiurvedica dice che i semi della Mucuna pruriens vantino diverse caratteristiche terapeutiche; tra queste, anche un aumento della fertilità.