I corsi INDIRE per il sostegno si rappresentano un ingiusto condono
Il Collettivo dei Docenti di Sostegno Specializzati contro l’equiparazione dei nuovi corsi INDIRE al TFA sostegno. “Cambieremo sistema, quello universitario si è rivelato inadeguato, sostiene il Ministro Valditara. I corsi 30 CFU con Indire, aggiunge, partiranno nel 2025. Interessati circa 85mila precari”.
La mancanza di docenti specializzati di sostegno, ha indotto Valditara a trovare una soluzione forse troppo frettolosa e alla cieca al problema. Partiranno, a breve, i corsi di specializzazione sul sostegno, organizzati da INDIRE. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, si adopera anche nel tentativo di equiparare i prossimi nuovi percorsi ai tradizionali corsi di sostegno, ai corsi di tirocinio formativo attivo (TFA); un corso universitario annuale finalizzato all’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie italiane. Il primo ciclo tfa fu istituito nell’anno accademico 2011-2012 (anche se i corsi si svolsero di fatto nell’anno accademico successivo), il secondo nell’a.a. 2014-2015. Il TFA costituì il superamento delle scuole di specializzazione all’insegnamento secondario (SSIS) e fu introdotto dal decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 249 del 10 settembre 2010, emanato ai sensi della legge n. 244 del 24 dicembre 2007 e modificato dal decreto del MIUR n. 81 del 25 marzo 2013. Il governo Gentiloni, con il decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017 attuativo della Legge 107 del 13 luglio 2015 (cosiddetta legge sulla “buona scuola”), stabilì la soppressione dei TFA disciplinari prevedendone la sostituzione con i percorsi di Formazione Iniziale e Tirocinio (FIT). Da allora vengono banditi esclusivamente cicli di TFA dedicati all’insegnamento di sostegno. Oggi, bando alla storia e alla qualità del percorso universitario, si vuole adottare una soluzione breve ed efficace, colmando le mancanze di posti di sostegno, specialmente nel nord Italia, con il magico intervento di INDIRE. Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati non si acquieta. È stata, infatti, indetta una petizione destinata a Valditara. Si vuole sollecitare il MIM a considerare le differenze tra le due strutture di corsi. Non possono essere assolutamente equiparati sia in termini di durata, sia in termini contenutistici. Si tratta chiaramente di due distinti livelli formativi. “Il criterio di accesso al TFA sostegno, asserisce il Collettivo e riporta Orizzonti scuola”, è determinato da tre prove concorsuali: il percorso è noto per la sua completezza e rigorosità, visto che richiede diversi semestri di apprendimento e pratica, mentre i corsi che saranno organizzati da INDIRE per il sostegno saranno molto più brevi”. L’estate scorsa vi è già stata una mobilitazione da parte dei proff. di sostegno per denunciare la manifesta ed esplicita ingiustizia. Si tratta di corsi INDIRE privi di selezione all’ingresso e si svolgeranno on line. È un privilegio ingiusto, è un vero e proprio condono. Nel mezzo della scorsa estate i docenti fecero invano sentire la propria voce contro i percorsi formativi a gestione INDIRE, sicuramente più brevi e facilmente accessibili. Si vuole, col fine del raggiungimento del medesimo scopo, porre sullo stesso piano i due differenti corsi. Si tenta di additare una equiparazione che non esiste fra i corsi INDIRE e il TFA. Il collettivo Docenti Specializzati di Sostegno chiede l’assunzione per le persone che hanno svolto il proprio percorso in Italia e l’introduzione degli abilitati all’estero in coda in graduatoria. Sordo il Dicastero di Viale Trastevere. Di tutt’altra opinione. Il MIM vuole garantire la specializzazione a migliaia di docenti di sostegno triennalisti senza titolo entro il 2025. I percorsi di formazione alternativi attraverso Indire e l’Osservatorio Scolastico per la Disabilità saranno la soluzione; in tanti otterranno la specializzazione e verranno assunti gradualmente. Si colmerà così, secondo Valditara, solo così, la soluzione al problema; grazie a INDIRE sarà colmata la carenza di figure specializzate. Resta di fatto però che la pezza dei corsi INDIRE, promossa dal DL 71/2024 si costituisce di soli 30 crediti formativi (CFU)rispetto, invece, ai 60 dei Corsi di Specializzazione su sostegno ai sensi del DM 30 settembre 2011, con l’inasprimento dell’uguagliamento fra i due titoli conseguiti. Il Collettivo dei Docenti di Sostegno Specializzati si schierano in prima linea contro l’equiparazione dei nuovi corsi INDIRE al TFA sostegno. Intanto “Cambieremo sistema, quello universitario si è rivelato inadeguato, sostiene il Ministro Valditara. I corsi 30 CFU con Indire, aggiunge, partiranno nel 2025. Interessati circa 85mila precari”.