L’alopecia areata è una patologia cronica infiammatoria che colpisce i follicoli piliferi del cuoio capelluto e del resto del corpo. Si caratterizza tipicamente per un’improvvisa caduta dei capelli in piccole chiazze di forma rotondeggiante od ovulare; le regioni temporali ed occipitali sono le più comunemente colpite.
L’alopecia areata interessa, nel corso della vita, circa il 2% della popolazione mondiale, il 10% di quella affetta dalla sindrome di Down. Più diffusa è invece un’altra forma di alopecia, definita androgenetica o “comune”, che arriva ad interessare in maniera più o meno severa circa l’80% della popolazione maschile ed il 50% di quella femminile. L’alopecia areata si presenta invece con uguale frequenza nei due sessi, in tutte le etnie e ad ogni età, anche se predilige i giovani adulti ed è rara dopo i 60 anni.
Il trattamento dell’alopecia areata prevede l’utilizzo di farmaci corticosteroidi per via topica, a causa dei loro effetti collaterali, infatti, si preferisce evitare di somministrarli per via sistemica. Tuttavia, nei casi più gravi di alopecia areata, il medico potrebbe ritenere necessario il ricorso alla somministrazione dei suddetti corticosteroidi per via intramuscolare, oppure potrebbe decidere di ricorrere all’utilizzo di farmaci immunosoppressori. Le lozioni a base di minoxidil, invece, si sono rivelate piuttosto efficaci nel trattamento sintomatico della patologia. Infine, anche la fototerapia P-UVA è impiegata comunemente per il trattamento dell’alopecia areata. I farmaci immunosoppressori possono essere impiegati nei casi più gravi di alopecia areata. Grazie alla loro attività, infatti, questi farmaci riducono l’attacco del sistema immunitario nei confronti dei follicoli piliferi.