Alcuni passi di testi di canti delle nostre confraternite. Il primo è della confraternita d’Altavilla Silentina; i successivi di quella di Fornelli, e appartengono a due canti diversi. Sono passi che colgono molto bene lo spirito che le animano.
L’abitino che io porto
è sicuro mio conforto,
e lo stimo mio tesoro
più d’argento, gemme e oro.
Da Voi spero, Gran Signora,
ciò che voi diceste allora
a Simone Vostro amato,
dando l’abito sacrato.
Prometteste, certamente,
a chi il porta piamente,
esentar da cruda sorte
ed in vita e dopo morte.
(Prima di entrare in chiesa)
Orché d’appresso io sono
Di queste sacre porte
Dal gelo della Morte
Stringer mi sento il cor
(Entrando in chiesa)
Varco le soglie e vedo
Di Dio il sacro ostello
La croce d’un avello
Ode simil terror
Sento l’amaro pianto
della dolente madre,
che gira tra le squadre
in traccia del suo Ben.
Sento l’amato Figlio
che dice: ‘Madre, addio!
Più fier del dolor mio
il tuo mi passa il sen’.