L’IC Tommaseo comprende una scuola dell’Infanzia, due scuole Primarie e due sedi di Secondaria di Primo Grado per un totale di 54 classi e oltre 1300 studenti. È collocato strategicamente nel centro di Torino in un’area ad altissima presenza di musei, teatri e luoghi della cultura e delle principali sedi Universitarie. Nell’area di riferimento sono presenti edifici di pregio e palazzi nobiliari accanto ai quali si trovano aree occupate da costruzioni molto degradate con appartamenti su cortile e ballatoio e mansarde abitate da famiglie in difficoltà. Nei pressi della sede centrale sono presenti case popolari e comunità alloggio. Per questa ragione la popolazione scolastica, in particolare nelle classi a Tempo Pieno e a Tempo prolungato, è polarizzata e impone una didattica molto variata e un’organizzazione flessibile. Negli anni la proposta didattica è risultata molto efficace per garantire l’inclusione e pertanto gli alunni con una disabilità certificata iscritti sono 49 su 54 classi. Le caratteristiche strutturali delle diverse sedi, quasi tutte ottocentesche, oltre alla pressione demografica dovuta alla vocazione a servizi della zona e alla reputazione molto positiva dell’Istituto, hanno creato un affollamento negli edifici e nelle aule che rappresenta una forte criticità da affrontare.
Per le ragioni illustrate l’offerta formativa si è sempre caratterizzata per la ricchezza delle attività esterne e per la ricca e variegata collaborazione con le istituzioni culturali del territorio, formalizzata nei patti educativi e negli accordi di rete. Anche la quota di flessibilità legata all’autonomia è dedicata all’esperienza artistica generalmente intesa con un approccio integrato e trasversale ai linguaggi creativi. I ragazzi sono motivati a sperimentare codici e modelli plurali per potenziare l’effetto comunicativo e per valorizzare il talento di ciascuno. Un obiettivo centrale è rappresentato dalla promozione del benessere e dell’inclusione come valorizzazione delle differenze e dei talenti all’interno della classe sintetizzato dal motto dell’Istituto “Tutti diversi, tutti speciali, tutti insieme”
Intervista a Marco Ravizza
Da una famiglia di Canterini a Docente della Scuola media
Ci parli di questa esperienza fatta a Paestum.
Per quanto mi riguarda, ma anche per i giovani protagonisti, per valutare le ricadute e la portata di Music for Pope c’è bisogno di un po’ di tempo. Occasioni così non ce ne sono tante in giro, e quindi bisogna avere un metro di paragone per apprezzare una cosa del genere che è insolita e grandiosa.
Come è arrivato a diventare direttore d’orchestra?
Alla radice della mia scelta c’è stata la grande passione per la musica da parte dei miei genitori. Era una famiglia di canterini: nonna, papà, mamma … tutti che cantavano e quindi questa cosa mi ha fatto andare avanti negli studi anche se sono stati molto faticosi.
Se pensa a Papa Francesco, cose le viene in mente?
Di Papa Francesco apprezzo il “coraggio”.
Concluda lei questa breve intervista.
Grazie a Bimed, ai ragazzi venuti qui per il concerto ed ai docenti che li hanno accompagnati in questa straordinaria esperienza di vita vissuta.