L’ansia può essere definita come un sentimento sgradevole e penoso di minaccia imminente, di inquietudine, di disagio psichico che deriva dall’attesa di un pericolo, di un danno sempre possibile anche se spesso indefinito. Si tratta di un’emozione di difesa che può assumere una connotazione negativa quando per la sua intensità turba il normale funzionamento sociale e lavorativo. Se si vuole ridurre il ricorso eccessivo ai farmaci, anche alcune piante medicinali hanno dimostrato una significativa azione di compensazione degli stati ansiosi. La Valeriana officinalis può essere utilizzata come blando ma efficace sedativo del sistema nervoso centrale e risulta particolarmente utile nel trattamento di lievi stati di ansia caratterizzati da agitazione psicomotoria e difficoltà di addormentamento. Grazie all’azione antispasmodica è, inoltre, utile nel controllare gli spasmi gastrointestinali di origine nervosa. La Melissa officinalis possiede un’azione tranquillizzante, antispasmodica e risulta efficace negli stati di ansia accompagnati da irrequietezza e irritabilità, difficoltà di addormentamento e nei disturbi gastrici di origine psicosomatica. Le preparazioni a base di melissa sono particolarmente indicate in caso di fame nervosa. Attenzione: non va somministrata per periodi prolungati perché è stato segnalato il rischio di un’attività antitiroidea. Diversi studi confermano le proprietà sedative e ansiolitiche attribuite alla Passiflora incarnata e ne indicano l’impiego in caso di nervosismo, agitazione e irritabilità. La letteratura non segnala effetti tossici alle dosi terapeutiche, ma occorre sempre porre attenzione alla contemporanea assunzione di farmaci ad attività sedativa o ipnotica al fine di evitare, quando non ricercato, un potenziamento dell’attività sedativa. [email protected]
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