Con Francescantonio D’Orilia presidente della Fondazione MIdA tracciamo un bilancio a circa tre mesi dalla riapertura delle grotte di Pertosa Auletta. “Sulla riapertura dopo il lockdown, abbiamo aperto il 1 luglio scorso – afferma – ad oggi siamo assolutamente soddisfatti. Intanto il piano anticovid oltre essere stato predisposto è stato messo in opera in modo efficace ed efficiente. Le maestranze hanno risposto, previa una formazione, in maniera impeccabile ma anche il turista è stato molto ligio alle varie misure intraprese. Abbiamo avuto la limitazione di dodici persone in barca a fronte delle trenta per cui abbiamo dovuto attivare il servizio di prenotazione e abbiamo dovuto ampliare gli ingessi. L’anno 2019 è stato un anno da record, ma oggi possiamo dire che dal 1 luglio sinora, abbiamo 400 visitatori in più rispetto all’anno scorso ragion per cui siamo molto soddisfatti. È un risultato del tutto inaspettato per certi versi”. Sulla sicurezze circa le iniziative che ruotano intorno le grotte, il presidente D’Orilia, ha detto: “Sicuramente c’è più prudenza, però, diciamo che la fruizione delle grotte non ha avuto problemi anzi il visitatore che è arrivato, è arrivato soprattutto quello di prossimità se penso a settembre scorso, avevamo gruppi di Spagnoli, quest’anno non li abbiamo. Abbiamo appunto un turismo regionale e interregionale oppure balneare; abbiamo avuto un turismo di questo tipo che ha potuto fruire però in maniera anche più efficace delle grotte, nel senso che i gruppi erano ridotti, quindi anche l’offerta della guida o della visita delle grotte stesse è stata più efficiente ed efficace”. E sulle iniziative in generale: “Anche in lockdown abbiamo avviato iniziative come concorsi via web per le scuole, le famiglie su vari argomenti e settori che noi trattiamo in termini di lavori da presentare – dice ancora D’Orilia – su aspetti dell’archeologia, dell’ambiente, sulla speleologia, sugli aspetti del suolo, insomma sugli aspetti che trattiamo dal punto di vista tecnico scientifico. Ci siamo candidati a una serie di progetti che riguardano un lavoro di offerta e di proposta culturale scientifica per i luoghi non formali che per essere pronti hanno un’organizzazione diversa della fruizione dell’offerta culturale e turistica da parte delle scuole che, in questo momento, sono concentrate sulla riorganizzazione didattica interna. Noi siamo pronti. Abbiamo un gruppo di ricerca, già consolidato già prima del Covid e, quindi, siamo pronti con le nostre offerte a venire incontro alle difficoltà che la scuola potrebbe ed ha con il Covid. Il timore però è che se la situazione perdura, ci sarà la criticità legata alle gite scolastiche nel 2021, si tratta allora di attendere come si arriverà a gennaio 2021 e, come la situazione Covid, si riduce o scompare”.
Antonella Citro