Quando percorriamo un viale alberato, ci rechiamo al parco, ci sdraiamo sull’erba, siamo soliti dire ‘mi sento rigenerato’. Be’ se non lo avete sperimentato ancora, fateci caso. Non è solo il potere della natura, dell’aria aperta, dell’assenza di traffico. È il verde ad avere qualità benefiche.
Difatti, il colore verde simboleggia l’armonia e trasmette serenità. È il colore della natura, calma alcuni disturbi e regola le funzioni del corpo. Ricerche scientifiche dimostrano come circondarsi o immettersi nel verde sia benefico per il nostro cervello. Spesso però ce ne dimentichiamo. Crediamo di non avere tempo oppure di non averne bisogno. Così finiamo per trascorrere il weekend davanti ad uno schermo o al centro commerciale. Non è necessario recarsi in un bosco o in una foresta, il benessere è a portata di mano. Persino il piccolo parco condominiale ha i suoi effetti positivi.
BENEFICI CORPO E MENTE Conosciamo gli effetti dell’esposizione alla luce, ma stare a contatto con il verde ha un potere antistress e apporta buonumore. Osservare gli alberi, le foglie, il mare in lontananza o le montagne facilita l’introspezione. Focalizzarsi sugli odori dei fiori, dell’erba o delle foglie bagnate permette un contatto con noi stessi. Il cinguettio in lontananza, il fruscio, le onde contro gli scogli allentano ansie e paure. Insomma la meraviglia, lo stupore, farsi scopritori dell’ambiente ci permettono di allentare rabbia e cattivi pensieri. Intraprendere un cammino da soli è un toccasana, ma ha i suoi effetti anche partire in comitiva, ridere, confrontarsi. Una ricerca italiana, comparsa su The Lancet Planetary Health, nel 2019 – condotta dall’équipe del Dipartimento di epidemiologia della Asl 1 Roma e dell’Università La Sapienza – ha rilevato che ad una maggiore presenza di verde urbano, c’è una minore incidenza di ictus e una minore mortalità.
MOTIVI I meccanismi che determinano il potere del verde non sono chiari. Punti a favore sono certamente il fatto che circolano meno auto e che quindi ci sia una riduzione di inquinamento e rumori assordanti. Altro punto è la convivenza sociale. Se nelle città si lanciano sfide affinché sempre più aree diventino verdi, la nostra area Parco ci offre tutto ciò. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con le sue estensioni, varietà di specie ed ambienti inalterati è un vero toccasana. Sono presenti numerosi sentieri, che conducono ai luoghi più suggestivi. La natura incontaminata incanta e seduce. Armiamoci di zaino in spalla, perché l’elenco è vastissimo, data l’eterogeneità del territorio. Panorami selvaggi, a tratti impervi, dai colori e dai suoni suggestivi. Dal verde fino a toccare le tinte dell’azzurro. Per poi scontrarsi con i raggi del sole che spuntano nella fitta vegetazione.
Tra i costieri spicca, per esempio, il Sentiero del Marcellino. L’itinerario ha inizio da San Giovanni a Piro, precisamente dal Santuario di Pietrasanta sino alla spiaggia suddetta. Il panorama spazia dal Parco Marino Costa degli Infreschi fino alla costa della Masseta. Si può ammirare il Golfo di Policastro, la costa lucana ma anche quella calabra. Il nostro umore – nelle giornate più terse – ringrazierà vedendo la sagoma dello Stromboli (isole Eolie). Pineta in cui immergerci, per rigenerarci, la possiamo trovare da Punta Licosa a Pioppi. Non solo verde durante questo tragitto, il mare spunta per regalarci un sorriso. Non mancano, poi, i sentieri tra le vette. Dal Bulgheria al Monte Cervati fino al Monte Gelbison. Maggior richiamo naturalistico si ha da Morigerati a la grotta del Bussento. Quest’area offre cascate, acque limpide e fresche per chi si vuole rilassare ascoltandone il flusso. Potremo, così, raggiungere la calma meditativa.