L’idea guida dell’area interna Grand Paradis nasce da un processo di motivata partecipazione degli attori locali i quali, nella fase di indagine conoscitiva, hanno saputo esprimere non solo problemi e preoccupazioni ma anche una visione articolata e condivisa dello sviluppo futuro, tale da fornire gli elementi di redazione della strategia.
L’ambizione di diventare un territorio di eccellenza, portatore di un nuovo modello di “vivibilità sostenibile” della montagna con la realizzazione degli interventi più urgenti per i servizi essenziali: accessibilità, trasporti, sanità e istruzione.
Questi interventi, coordinati dai competenti Uffici regionali, dall’istituzione scolastica e dagli altri soggetti con cui questi si coordinano, serviranno ad accrescere il senso di fiducia della popolazione locale, a rafforzare la maglia dei servizi di prossimità di cui possono beneficiare anche le imprese ed a trasmettere ai turisti l’immagine di un’area interna vitale e capace di organizzarsi:
• valorizzazione delle produzioni agricole e artigianali. Considerata la ridotta dimensione della produzione agricola e la sua marcata settorializzazione verso la zootecnia, il primo passaggio sarà l’aumento – o perlomeno il consolidamento – delle quantità produttive necessarie a garantire alla filiera corta uno stock sufficiente per rispondere alla domanda del mercato, in primis della popolazione locale e poi del settore turistico locale. Il secondo passaggio riguarderà la diversificazione: da un lato occorre spingere il settore delle produzioni agricole verso la coltivazione di cereali, piccoli frutti, ortaggi ed erbe officinali; dall’altro, serve orientare il settore zootecnico verso l’aumento della gamma di prodotti, oggi basata prevalentemente sulla Fontina.
In questa fase sarà fondamentale il supporto dell’Institut Agricole Régional alle giovani aziende che hanno intenzione di sperimentare nuovi prodotti e nuovi modelli organizzativi. Il percorso realizzato in ambito agricolo sarà esteso anche al settore dell’artigianato per svilupparne le potenzialità, partendo da alcuni prodotti di eccellenza per poi estendersi ad azioni che mantengono in vita tecniche e produzioni a rischio di abbandono;
• sottoscrizione di un quadro d’intesa con il Parco nazionale Gran Paradiso e creazione della rete di operatori attorno all’idea di eccellenza. In questo passaggio della filiera cognitiva un ruolo chiave sarà giocato dall’Assessorato regionale turismo, sport, commercio e trasporti, dall’Assessorato regionale agricoltura e risorse naturali (servizio aree protette) e dal Parco nazionale, i quali saranno chiamati ad aggregare le risorse locali attorno a un modo di lavorare che punti alla creazione di un’unica destinazione turistica Gran Paradiso (che comprende tutto il territorio dell’Unité), gestita anche con un unico modello organizzativo;
• strutturazione dell’Unité des Communes insieme ad altri soggetti rilevanti per consolidare progressivamente gli investimenti e i risultati della strategia. Per giungere all’affermazione del modello prefigurato nell’idea guida, sarà necessario che l’Unité svolga appieno il suo ruolo di soggetto coordinatore di sviluppo del territorio, dotandosi delle risorse che permettano di monitorare e di sostenere la perennizzazione degli investimenti fatti con la strategia Aree Interne.
La strategia è poi diretta a costruire un’offerta integrata per il mercato, principalmente quello turistico, capitalizzando il valore aggiunto del Parco nazionale Gran Paradiso: A fronte della debolezza attuale del sistema locale di vendita, compresa quella dei prodotti della filiera corta (basti ricordare che nella Valsavarenche non vi è più un negozio in tutta la vallata), si prevede di investire in soluzioni innovative per la commercializzazione, adattate alle diverse tipologie della domanda, popolazione locale e turisti.