Arrivo un po’ in ritardo all’incontro – confronto organizzato dalla Bcc di Aquara a Buccino per discutere del ruolo delle imprese che hanno deciso di insediarsi e resistere al Sud.
La sala consiliare è piena in ogni ordine di posto e molti invitati accorsi al richiamo di Antonio Marino non trovando posto a sedere “bivaccano” nei corridoi del museo del Volcei e nel chiostro dell’ex convento dove è ubicato.
Nicola Parisi, sindaco di Buccino di lungo “corso” ed ex consigliere provinciale “troneggia dallo scanno più alto dei banchi del consiglio comunale, di fianco a lui siede Andrea Lepre, presidente di Confindustria di Salerno. Più in basso nella piramide c’è la moderatrice del dibattito Maria Teresa Conte, de La Città, Francesco Franzese e Vito Pacelli che affiancano Marino.
La platea è composta da imprenditori e addetti ai lavori curiosi di capire perché c’è ancora “vita” imprenditoriale al sud nonostante l’ex Regno delle due Sicilie è quotidianamente additato come l’area più depressa d’Europa e dove la disoccupazione “ufficialmente” impera in ogni area sia essa situata nelle zone interne che sulla costa
Marino, dopo i saluti del sindaco, introduce il dibattito con la più classica delle sue relazioni che pone il sistema bancario del mezzogiorno come ultimo baluardo che eroga credito alle famiglie e alle piccole imprese. In questo sistema, per Marino, il Credito Cooperativo regge l’urto e la la Bcc di Aquara fa la sua parte.
La Conte Chiama ad intervenire Francesco Franzese, titolae dell’industria conserviera Icab – La Fiammante che dopo aver sperimentato la permanenza delle aree industriali del napoletano ha deciso di stabilizzarsi proprio nel “cratere” della zona industriale di Buccino e Palomonte. Franzese, che non aderisce ad alcun sindacato di categoria, elogia il clima e l’ambiente in cui si trova ad operare. Rivendica con forza i meriti della sua azienda che, sia pur con un margine di guadagno molto basso (il 4%) riesce a reggere bene nel mercato rispettando il valore del “lavoro” dipendente:
“non voglio parlare di ciò che non va – afferma Franzese – ma sono orgoglioso di raccontare il successo della mia azienda e il piacere di lavorare in questa area ricca di umanità e di rispetto!”
È evidente che sarebbe benvenuta la banda larga tramite la posa della fibra che consentirebbe alle aziende di parlarsi in tempo reale e di comunicare con i clienti sparsi in tutto il mondo senza difficoltà!
Difficoltà che pare non hanno impedito a Vito Pacelli di portare al successo la sua Book Sprint Edizioni che opera dall’alto di San Romagnano al Monte, un piccolo borgo da cui si domina l’intera Valle del Tanagro. Pacelli pone la questione giovanile in quanto la “formazione che le scuole, anche quella professionali, non è spendibile immediatamente nelle aziende”. Pacelli loda la “forza di arrangiarsi” nel sud e afferma che la “creatività è figlia del sacrificio e delle difficoltà che condizionano la vita …”
Vito Pacelli
La moderatrice chiama ad intervenire Antonio Visconti, presidente del Consorzio Asi, che ha il compito di completare proprio l infrastrutture al servizio delle aziende che sono insediate nell’area industriale di Buccino e di attirarne delle altre: “Sicurezza, accoglienza e logistica è la strategica messa in campo in accordo con le amministrazioni comunali. Per la Banda larga abbiamo deciso di posare il cavo come ASI al fine di dare l’opportunità a tutti gli operatori di commercializzare la propria rete.”
Completa il giro d’interventi Andrea Prete che elogia Marino perché schietto e diretto e che si identifica in pieno con lo spirito con cui si muove e agisce la Bcc di Aquara. Prete rivendica La precarietà del lavoro di imprenditore che ogni giorno deve adeguarsi al nuovo mondo che avanza: “per esempio: il divieto di produrre bicchieri, piatti e posate monouso ha messo fuori mercato le aziende del settore! Invece di educare o punire chi getta i rifiuti in modo incivile, si impone la non produzione …”
Ricorda il grande danno prodotto dalle imprese “mordi e fuggi” che si insediarono nelle aree industriali create dopo il terremoto dell’80, incassarono i contributi e poi de localizzarono al Nord!
Infine, Prete rivendica la necessità di percorrere l’ultimo miglio per l’avvio dei lavori e l’apertura definitiva dell’Aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi. Il piano industriale sottoscritto con GESAC prevede 3 milioni di passeggeri entro 5 anni (800.000 il primo). Prete racconta di un incontro con Luigi di Maio, che lo ha rimandato da un sottosegretario …
A questo argomento UNICO ha recentemente dedicato un articolo sullo stato dell’arte e sui rischi che si corrono con la perdita del finanziamento di 40 milioni di euro per l’adeguamento della pista ed altri investimenti per il rifacimento dell’aerostazione: (https://www.unicosettimanale.it/news/attualita/756619/aeroporto-salerno—costa-damalfi-e-corsa-contro-il-tempo)
Marino conclude con una costatazione: “dopo oltre un’ora e mezza di dibattito, quasi nessuno ha lasciato il suo posto! Questo vuol dire che quando si affrontano argomenti interessanti, le persone sono ben disposte ad ascoltare per capire.”