Il rischio a cui maggiormente è esposta la categoria degli anziani è la fragilità non solo sanitaria, ma anche psicologica. Durante questa fase emergenziale gli anziani, separati dai propri affetti più cari sono stati la categoria che ne ha sofferto di più; i Piani di zona in tutto il territorio Cilentano, ma anche in tutta la regione Campania hanno prestato aiuto a tutte le persone che ne hanno bisogno. Molti non riescono a vedere i propri nipoti perché lontani da casa, ma alcuni forse quelli più fortunati riescono ad accorciare le distanze grazie alla tecnologia con videochiamate tramite un tablet, un cellulare o computer riuscendo anche a creare momenti di gioia.
A Roccadaspide il sostegno non è mancato grazie al piano di zona S07, dove opera la psicologa e psicoterapeuta Nunzia D’angelo che ci ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Una fetta di persone a cui mi sono dedicata in questo periodo sono gli anziani pensionati, ovvero parliamo di un’età dai 60-65 anni in su. Ho avuto modo di dare il mio sostegno per strada, mi capitava di andare a fare la spesa e di trovarmi persone che mi chiedevano consigli e in questo modo il mio sostegno è arrivato proprio da vicino con le dovute distanze stabilite.
Al numero di emergenza del covid-19, istituito dal piano di zona S07 le chiamate arrivate da parte degli anziani sono state solo 3; possono sembrare poche, ma in realtà non lo sono considerando che nelle nostre zone l’anziano vive con i figli, culturalmente l’anziano resta a vivere nello stesso stabile nella stessa casa con il figlio maschio quindi in compagnia rispetto ad altre realtà nel nord-Italia. Non sono poche anche perché nelle nostre zone la figura dello psicologo è ancora tutta da scoprire quindi io mi ritengo soddisfatta delle chiamate che ho avuto e che continuo a ricevere.
La richiesta che mi è stata fatta è quella di come affrontare la paura del covid-19 che può colpire di più gli anziani e arrivava il senso di impotenza, con due di queste signore sono state concordate anche delle telefonate successive con cadenza settimanale. L’intervento che ho messo in atto sia riguardo a quello dell’emergenza e del piano o rispetto a chi chiama al numero dell’emergenza del piano di zona, ma anche come psicologa e psicoterapeuta al mio studio privato è stato quello di fare psico- educazione; la psico-educazione che è utile proprio per poter riconoscere e gestire le emozioni e i pensieri negativi che si fanno in questi momenti.
I consigli forniti sono stati e continuano ad essere quelli di selezionare e ridurre le informazioni le immagini a cui ci si espone perché per dare un significato a quello che stiamo vivendo abbiamo bisogno di sapere e capire, ma è ancora più grande il bisogno di limitare a scegliere accuratamente le immagini che vediamo perché è vitale per la nostra salute psichica. Un altro punto importante è quello di scegliere anche quando sedersi davanti alla TV. C’è chi preferisce farlo durante il giorno o di sera: è fortemente consigliato farlo di giorno e non la sera perché in questo caso ci si carica troppo emotivamente e quando si va a dormire si ha difficoltà a prendere sonno.
Un’altra cosa fondamentale è quella di parlare delle proprie paure. Si è convinti che tenere nascoste le paure e non parlarne con nessuno è meglio, ma non è così. Quando si provano emozioni come la paura è importante condividerle con gli altri perché già rendersi conto che non si è soli a provare la paura ci si alleggerisce del carico emotivo che porta questo tipo di stato d’animo.
È altrettanto importante mantenere attiva la relazione con i familiari e con gli amici attraverso chiamate o qualsiasi tipo di canale, oltre ad mantenersi impegnarsi in casa e di cercare di continuare le proprie attività della vita quotidiana.
A questo va aggiunta l’azione di sostegno messa in atto nell’alto Cilento della protezione civile, dell’associazione carabinieri volontari con la fornitura mascherine, pacchi di alimenti e ed altro.”
Fabiola Scorziello