Valditara tutela e valorizza i proff. Grande attenzione alla scuola nella legge di Bilancio
Valditara mette gli insegnanti al centro. “Guardare al merito degli insegnanti, dice, significa riaffermare il loro alto ruolo sociale, strategico per lo sviluppo del Paese, riconoscendo anche economicamente impegno e competenza. Mi batterò perché quella del docente torni a essere una figura autorevole, caratterizzata dal rispetto, dalla dignità e dal decoro…”
Da quasi 50 mesi resta in primo piano il rinnovo del contratto scuola. E’ l’unico contratto del pubblico impiego ancora non rinnovato. Trattasi di un rinnovo contrattuale che in soldoni si traduce in oltre 2 miliardi e occorre considerare anche i 5 miliardi di arretrati. Una, fra le ultime mosse dell’ex Ministro Bianchi, consiste nello spostamento di 340 milioni destinati alla valorizzazione della professione insegnante sul rinnovo contrattuale; tanti soldoni attualmente bloccati, ricorda il Presidente ANIEF, Marcello Pacifico, che attendono il tardivo parere del Ministero dell’Economica. Pacifico rifiuta l’idea che questa ragguardevole somma possa ottenere, col nuovo governo, lo spostamento della destinazione. “Finiamola di giocare con la pelle dei lavoratori della scuola, afferma Marcello Pacifico, perché di fronte a una inflazione superiore al 10% soltanto nell’ultimo anno, è vergognoso il solo pensare che i 340 milioni debbano essere assegnati al merito, un oltraggio visto che la copertura per gli aumenti contrattuali è ferma al 4,22%. Invece di cambiare il destino di un contratto già definito e da chiudere in fretta, è bene che il nuovo ministro ci convochi il prima possibile: abbiamo tanti dossier da affrontare e dei primi provvedimenti da prendere: oltre al contratto scaduto da 46 mesi, con l’inflazione 10 punti sopra e le regole da rivedere, c’è il problema dell’organico aggiuntivo, del precariato, della mobilità e molto altro”. Un milione di docenti e ATA sono in ansia al pensiero delle trattative per il rinnovo del contratto. Intanto resta irrisolta ancora la questione che riguarda l’adeguamento stipendiale. Il presidente dell’Aran, (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), Antonio Naddeo, si dice fiducioso che la questione possa essere risolta entro la fine di quest’anno.“Sono ottimista, dichiara, mi auguro che questo contratto possa essere definito entro il 2022, perché arrivare all’anno prossimo vuol dire firmare l’ipotesi dell’accordo nel 2023. Si sa che, dopo la firma, c’è un iter di controllo molto lungo, per il contratto delle Funzioni Centrali ci sono voluti cinque mesi, per il contratto della Sanità quattro mesi. Se non dovessimo firmare entro gennaio, il contratto definitivo vedrebbe la luce attorno a maggio e giugno, così siamo davvero molto lontani. Spero pertanto si possa concludere entro la fine dell’anno. C’è una questione sul tavolo cioè quella dei 300 milioni, del cambio di destinazione rispetto allo stanziamento che era stato fatto nella Legge di Bilancio. Mi spiego meglio: l’ ex Ministro ha chiesto all’ex ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, una modifica dell’atto di indirizzo, la cornice all’interno della quale io mi devo muovere per l’utilizzo dei 300 milioni per il rinnovo del contratto. L’autorizzazione per l’utilizzo dei 300 milioni, però, è ancora al vaglio del Ministero dell’Economia e delle Finanze perché loro devono sempre controllare la parte finanziaria”. Il Ministro Valditara intanto assicura il suo impegno anche a garanzia degli stipendi e del merito del personale della scuola. I docenti della scuola italiana, ritiene il nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito, dovranno riguadagnare il loro qualificativo a ruolo sociale: “Guardare al merito degli insegnanti significa riaffermare il loro alto ruolo sociale, strategico per lo sviluppo del Paese, riconoscendo anche economicamente impegno e competenza. Mi batterò perché quella del docente torni a essere una figura autorevole, caratterizzata dal rispetto, dalla dignità e dal decoro. Dobbiamo anche prevedere misure efficaci per tutelare l’autorevolezza degli insegnanti e la serenità del loro lavoro, riscoprendo negli studenti l’educazione alla cittadinanza: la scuola del merito deve educare all’impegno e alla responsabilità e deve pretenderli. Ma, anche considerando il recente caso del professore di Firenze che ha scritto una bestemmia in un post, sono i docenti per primi che non devono mai venire meno al loro ruolo di educatori”. Il Ministro Valditara assicura poi, con riferimento alla legge di Bilancio, uno speciale riguardo al mondo scuola e alla valorizzazione dei docenti: “Nella legge di Bilancio ci sarà grande attenzione alla scuola, senza dover toccare il fondo per la valorizzazione professionale. Già giovedì incontrerò i sindacati”.
Emilio La Greca Romano