Un “rosario” ininterrotto di fatti, eventi, rivendicazioni, ripicche, ascoltato in un “religioso” silenzio da una sala traboccante di cittadini e qualche “addetto ai lavori”: amministratori, giornalisti e politici.
Un fatto che a Roccadaspide non accadeva da tempo a quanto hanno detto anche molti degli intervenuti nel dibattito.
Il dibattito appunto è stato l’elemento che più di ogni altra cosa merita di essere raccontato, visto che l’elenco delle lamentele di Girolamo Auricchio nei confronti di Amministratori e popolazione è ben risaputo e anche raccontato con cartelloni che tappezzavano l’intera aula Consiliare.
Apre gli interventi Mario Cammarota che, con la solita passione, racconta la solitudine del Comitato pro-ospedale e si dice felice che finalmente può rappresentare la situazione a una platea numerosa e attenta. Descrive anche i disagi a cui si andrà incontro a causa della ristrutturazione delle agenzie dell’Enel.
Il Dott. Franco Iuliano, che opera al D.S.M., ha rivendicato le sue origini rocchesi e si dice convinto della necessità di un approccio più professionale ai problemi: l’amministrazione richiede competenze tecniche che non sono patrimonio di tutti, pertanto propone uno studio sistematico dei problemi da parte di un gruppo di lavoro da costituire.
Giovanni Francione, giornalista e candidato non eletto nella lista di Mario Miano alle passate amministrative, pone l’attenzione sulla mancata utilizzazione del castello medioevale, con una sua apertura al pubblico, per incentivare il turismo a Roccadaspide. Tutto questo a fronte di una valanga di finanziamenti impegnati da parte dello stato per la sua ristrutturazione (legge 219/81).
L’Avv. Gabriele Iuliano, dopo avere sottolineato la positività dell’assemblea aperta alle sollecitazioni dei cittadini, sottolinea che molte delle colpe degli Amministratori sono dovute più ad incapacità che a volontà politica.
Luigi Scorzelli, presidente della Coop. di Isca, si preoccupa soprattutto del futuro dei nostri figli oltre a sottolineare la necessità di adeguare le infrastrutture viarie e i servizi per consentire lo sviluppo di imprese individuali o in cooperative, le uniche che possono creare ricchezza e posti di lavoro.
La Dott. Angela Quaglia, autrice di una tesi di laura su Roccadaspide e collaboratrice del nostro giornale, ha sottolineato la necessità di costruire un canale di comunicazione tra il cittadino e gli Amministratori. Suggerisce di dare più spazio alle associazioni di categoria che potrebbero così costituire un canale istituzionale bidirezionale che consenta una partecipazione più attiva e motivata.
Luigi Domini, dopo avere richiamato l’attenzione sul fatto che l’attuale Amministrazione non è migliore né peggiore di quelle precedenti, si è detto preoccupato di lasciare ai propri figli un paese senza servizi e senza amor proprio.
Il Prof. Guglielmo Capuano, presidente della Coop “Il Marrone” ha fatto al cronistoria della cooperativa rappresentando tutte le difficoltà incontrate e la motivazione che ha indotto a scegliere l’attuale sito per l’insediamento produttivo. Ma ha ammutolito la platea quando ha mostrato un atto di citazione del Comune nei confronti della cooperativa per il risarcimento danni al Sig. Giuliani. Ha chiuso l’intervento rassicurando i soci e il pubblico sulla determinazione a portare a termine il lavoro iniziato.
Giuliano Cavallo, studente e candidato nella lista Miano alle passate amministrative, ha chiesto ad Auricchio quali fossero le sue responsabilità sulla situazione attuale di Roccadaspide, visto che è stato protagonista della vita politica di Roccadaspide da oltre un ventennio.
Fernando Morra, studente e Consigliere Comunale di maggioranza a Roccadaspide, imbarazzato per l’andamento dei dibattito che in molte occasioni ha espresso una aperta critica all’Amministrazione D’Angelo, si è dissociato dall’atto di citazione a “Il Marrone” e ha dichiarato che ne avrebbe chiesto conto al Sindaco in Consiglio Comunale.
Anche il sottoscritto, cooptato come “moderatore” da parte dell’Assemblea, è intervenuto per dichiarare la disponibilità piena di questo giornale ad attivare tutte le energie per fare decollare il dibattito sul ruolo che Roccadaspide deve assumere nel futuro, sia rispetto a se stessa sia rispetto a tutta la ValCalore.
L’ultimo intervento è stato di Girolamo Auricchio che ha ribadito la volontà di dare il suo contributo al rilancio del ruolo di Roccadaspide nella Val Calore, ma ha precisato di non volerlo fare da solo per cui ha chiesto a tutti i cittadini di assumersi responsabilmente l’onere di costituire un “Comitato per la rivalutazione di Roccadaspide”.
Bartolo Scandizzo