Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il messaggio di Valditara.
Dobbiamo essere consapevoli che occorre difendere la dignità della persona umana, di ogni persona umana.
Ieri l’altro, vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha trasmesso un videomessaggio. Il Ministro ha rilevato anche in questa circostanza urgenza e responsabilità educativa della scuola in termini educativi. I ragazzi devono essere educati alla cultura del rispetto. Torna, dunque, Valditara sulla necessità del rispetto in una società civile. I ragazzi devono essere rispettosi e la scuola dovrà adoperarsi anche a questo fine. La scuola deve indurre a una superiorità morale o sociale che trova manifestazione attraverso il proprio atteggiamento o comportamento. Bisogna educare i giovani, fra l’altro, a comprendere ogni atto che discrimina una donna manifesta violenza e prepotenza. Nella scuola e altrove non va pensata e praticata la violenza e la stessa violenza di genere.
“Oggi e domani la facciata del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha dichiarato Valditara, sarà dipinta di rosso. Domani è infatti la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Perché abbiamo deciso di dipingere di rosso questa facciata? Perché rappresenta il sangue, rappresenta la violenza, rappresenta le umiliazioni che tante donne hanno subito e continuano a subire. Noi dobbiamo essere consapevoli che occorre difendere la dignità della persona umana, di ogni persona umana. E dobbiamo iniziare dalle scuole. Dobbiamo educare i ragazzi alla cultura del rispetto. Perché questa violenza, questa violenza contro le donne non è soltanto quella che va sui giornali, che ci indigna quotidianamente, non è quella che si manifesta nemmeno nelle aule dei tribunali, ma è anche quella violenza subdola, quella violenza silenziosa che in tante case, in tanti luoghi di lavoro si continua a perpetrare. E allora dobbiamo dare un segnale forte ai nostri giovani, dobbiamo educarli all’amicizia, al volersi bene, a rispettarsi, alla cultura del rispetto perché non ci sia discriminazione. Non ci sia discriminazione di genere e soprattutto si bandisca la cultura della violenza. Perché ogni atto che discrimina una donna manifesta violenza e prepotenza. Ripartiamo dalle scuole per costruire una vera, grande civiltà della solidarietà, del rispetto e dell’amicizia”.
Il MIM vuole contribuire con assoluta determinazione alla diffusione dell’educazione al rispetto e alla lotta contro ogni violenza e discriminazione. Ha, infatti, iniziato a tal fine ad attuare le sue iniziative dal 24 novembre. Attività dedicate alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La sede del Ministero torna quindi a illuminarsi di rosso, per rappresentare l’adesione alla ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. “Esercitare violenza contro una donna o sfruttarla non è un semplice reato, sostiene Papa Francesco,è un crimine che distrugge l’armonia, la poesia e la bellezza che Dio ha voluto dare al mondo”. Sergio Mattarella, in occasione della Giornta dedicata alle donne sollecita a “porre fine alla violenza contro le donne, riconoscendone la capacità di autodeterminazione, ricordando che sono questioni che interpellano la libertà di tutti.(..) Denunciare è un atto che richiede coraggio. Un’azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni più giovani, attraverso l’educazione all’eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione”.
Emilio La Greca Romano