Piaggine, Valle Dell’angelo, Laurino e Sacco riportati nel tempo in cui la “Patria” chiedeva vite alla vita della nazione che si andava formando. A distanza di un secolo dalla fine della 1^ guerra mondiale nell’Alta valle del Calore, su iniziativa di Salvatore Iannuzzi, presidente della Comunità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si è voluto ricordare i tanti che partirono e che non sono più ritornati nella terra che li aveva generati.
“L’amore per la propria terra è il principale ingrediente per riscattare il paese e rilanciarlo. In un’epoca di crollo e vilipendio delle istituzioni bisogna rilanciarle. Il migliore antidodo per prevenire la guerra è l’Italia e l’Europa unita.” ha affermato Iannuzzi nel suo intervento nella piazza del più piccolo borgo dell’are parco.
All’evento ha preso parte la fanfara “Garibaldi”, che il due giugno di ogni anno sfila alla presenza del Presidente della Repubblica,ha fatto risuonare le note che accompagnano la tipica corsa “bersagliera” sotto gli occhi sbigottiti della gente le strade paesi per commemorare i caduti della grande guerra.
Dopo un po’ le persone, superata la sorpresa comprendono che i bersaglieri della “fanfara Garibaldi” sono presenti nell’Alta Valle proprio per ricordare i commilitoni del tempo che fu.
Iannuzzi illustrò l’idea al Ministro della Difesa Pinotti di commemorazione dei caduti della “Grande guerra”.A seguitodel positivo riscontro,il capo dello stato maggiore dell’ esercito, dopo i sopralluoghi di rito, ha dato parere positivo allo svolgimento dell’ iniziativa.
L’obbiettivo è quello di rinfrescare nella mente di tutti il sacrificio che i nostri comuni hanno pagato in termini di vite umane per completare l’Unità d’Italia. “Esiste un popolo di eroi che spesso noi dimentichiamo” afferma Iannuzzi nel suo intervento. Infatti, troppo spesso i monumenti ai caduti finiscono con l’essere scambiati per suppellettili dell’ arredo urbano.
Con questa iniziativa, invece, i nostri morti sono tornati in vita anche se solo nel ricordo di chi vive nel benessere che solo uno stato unitario, forte e democratico può garantire.
Durante questi giorni tante donne figlie di eroi della guerra hanno girato insieme ai militari per mostrare il quadretto del genitore morto in guerra, tante tristi e commoventi racconti sono stati riproposti. Tutto ciò alla presenza di scolaresche che di tali fatti avevano sentito parlare solo nelle serie TV.
Canti e suoni patriottici si sono levati alla presenza di amministratori locali, insegnati, alunni e nonni generando sovente un clima di “contagiosa italianità”.
Rinnovare un passato glorioso significa vivere con dignità il presente eguardare con certezza al futuro. Vuol dire apprezzare ciò che abbiamo, rispettare quello che ci circonda, essere pronti a difenderlo.
La nostra Costituzione “ripudia la guerra”! Pertanto bisogna avversare quanti tentano di impadronirsi dei beni collettivi e quanti vivono fuori dalle regole del vivere civile che l’unico argine dal deterioramento della nostra umanità.
Franco La Tempa, sindaco di Sacco, ha così commentato: “La manifestazione, magistralmente organizzata dal Colonnello Grilletto, è stata una staffetta emotiva nei quattro comuni dell’alta Valle del Calore: Sacco, Piaggine, Valle dell’Angelo e Laurino. Oltre ai sindaci dei quattro Comuni era presente anche il Presidente della Comunità Montana del Calore Salernitano, Angelo Rizzo ed autorità Militari, civili e religiose. L’emozione è stato li filo conduttore di tutta la manifestazione. Bella e significativa la partecipazione delle tante associazioni del territorio; coinvolgente l’esibizione della fanfara dei bersaglieri dell’8° reggimento della Brigata Garibaldi. Un momento di unità e solidarietà territoriale nel ricordo dei caduti di tutte le guerre, ma soprattutto è stata commovente la partecipazione dei tanti cittadini che hanno voluto rendere onore alla memoria dei nostri caduti con la loro presenza”.