Dove non ha potuto l’istituzione del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni avvenuta nel 1993, potrebbe riuscire la Gelbison calcio!

A dirlo e a sostenerlo sono diversi interventi di chi siede intorno al tavolo di vetro situato al primo piano della sede di Convergenze SPA società Benefit …
La conferenza stampa convocata da Convergenze è per sottoscrivere il contratto di sponsorizzazione nei confronti della Gelbison, la squadra del Parco. Ad introdurre i lavori è Antonietta Mandetta, responsabile commerciale di Convergenze che tiene a sottolineare che “l’azienda è da sempre vicina a chi pratica e organizza eventi sportivi”.
Rosario Pingaro, presidente e AD dell’azienda dà il benvenuto a i presenti e sottolinea “la necessità, soprattutto in questo momento difficilissimo per l’economia mondiale, di evitare alimentare le contrapposizioni e cercare di ricercare sinergie per crescere insieme”.

A dettare la linea del progetto “Gelbison squadra del Parco” messo in “campo” è il presidente della società, Maurizio Puglisi. Puglisi sostiene che “il meglio del Cilento deve coalizzarsi nel progetto sociale ‘Città territorio’ che si deve stringere intorno alla squadra che lo rappresenta”.

La “Città territorio”, che è diventata periferia della provincia di Salerno e della regione Campania, secondo Puglisi, deve “stringersi intorno al progetto sportivo cresciuto intorno alla squadra (che oggi milita in serie D) che ne è il collante”. Puglisi dilata l’area di riferimento dell’impresa di portare una squadra in Serie C e poi, perché no, fino a sognare la Serie B!
La Città territorio di Puglisi si allarga fino a contare “una popolazione di oltre 200.000 abitanti” che coinciderebbe con il territorio e gli 81 comuni compresi nel suo perimetro.
Qualcuno ricorda che sono 30 anni dall’istituzione del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni e, finalmente, ecco che per miracolo le tre realtà territoriali diventano un tutt’uno inchinandosi al dio pallone …
A confermare quanto immaginato da Puglisi interviene il presidente del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni (ancora si chiama così!) che fa suo il progetto “sportivo” di Puglisi e dichiara che già il Parco è della “partita” e, come confermerà il direttore dell’ente Parco, Romano Gregorio, si rammarica di non poter andare oltre a causa dei vincoli imposti dalla normativa.
Romano ricorda anche che “dopo 30 anni di esistenza in vita del Parco, è cresciuta la consapevolezza dei cittadini di vivere in un’area protetta”.
La brava giornalista che conduce la diretta TV, Carmela Santi, cede la parola ad Antonio Marino, “vice presidente” della Bcc di Aquara che, dopo aver abbandonato la sponsorizzazione della Salernitana, ha rivolto le sue attenzioni e sponsorizzazione proprio alla Gelbison sposando il progetto e sostenendola con convinzione.

Ho lasciato per ultima la sintesi dell’intervento del capogruppo consiliare di maggioranza del comune di Vallo della Lucania, Antonio Bruno, avvocato …
Bruno imputa a fantomatici “detrattori” dei “cittadini della nostra zona invisa alla politica”. L’avvocato ritiene che ci sia “un tormento perenne che porta alla distruzione del bene del parco; si tratta di uno sciacallaggio gratuito contro il parco!”
Bruno, che portava ancora i pantaloni corti, non può ricordarsi quando il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni non aveva bisogno di sponsorizzare una squadra di calcio per essere sugli scudi.
Infatti, alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, c’era un discreto afflato tra istituzioni, cittadini comuni e cittadini imprenditori, ambientalisti e sindaci, comunità scientifica nazionale e associazioni locali … perfino le associazioni venatorie e gli imprenditori agricoli apparivano storditi …
Dopo 30 anni assistiamo al fatto che deve scendere in “campo” una squadra di calcio assumere su di sé l’onere di dare un’identità all’area compresa nel perimetro della seconda più estesa area protetta d’Italia che, con le aree marine protette, diventa la più grande!
Resta la consolazione che la considerazione del parco sul territorio è già classificata in “quarta serie”, per cui possiamo solo risalire in “Serie C” e, perché no? Puntare alla Serie B …
Firmato Bartolo Scandizzo, uno dei “detrattori” additato dall’Avv. Antonio BrunoVale comunque la pena chiudere con le parole di Rosario Pingaro: “Non solo sosteniamo lo sport, ma apparteniamo alla categoria che lo praticano anche” e soprattutto!