Sono settimane non semplici, le ultime, per i cittadini del Vallo di Diano, alle prese con una nuova ondata di furti.
È da circa 2 mesi, infatti, che quasi ogni giorno si assiste ad intrusioni in abitazioni o tentate tali. Un’ondata che, rispetto alle precedenti, sembra essere particolarmente intensa.
Tra i comuni maggiormente presi di mira rientrano Teggiano, Padula, Montesano sulla Marcellana, Buonabitacolo e Sala Consilina. Non sono solo le abitazioni private, tuttavia, ad essere “minacciate”. Basti citare una tentata rapina ai danni di 2 imprenditori che si trovavano nei pressi di un istituto di credito di Teggiano.
Episodi inquietanti che, probabilmente, vedono come protagoniste delle bande organizzate che dall’hinterland napoletano, via autostrada, muovono verso il Vallo di Diano. Bande di professionisti che dimostrano di sapersi muovere bene e di conoscere il territorio e le strade principali e secondarie. Da qui il sospetto, più che mai fondato, che qualcuno o più di qualcuno in zona possa fungere da base e riferimento.
Cresce, dunque, l’apprensione tra i residenti, anche in virtù del fatto che le sgradite visite non si verificano soltanto di notte, ma anche durante le ore diurne e con persone in casa. Ciò ha portato al moltiplicarsi di segnalazioni ed iniziative da parte dei cittadini ormai esasperati. Tra queste l’organizzazione di ronde notturne e di gruppi organizzati che in alcuni casi sono risultati utili per mettere in fuga i malintenzionati. La mobilitazione ha riguardato anche gli amministratori locali, con in testa Giuseppe Rinaldi, sindaco di Montesano sulla Marcellana, che ha scritto al Prefetto di Salerno, parlando di “allarme sociale”.
Un fenomeno, quello dei furti nel comprensorio, destinato gradualmente ad esaurirsi, per poi puntualmente tornare a manifestarti nel giro di qualche mese.
Un fenomeno per cui probabilmente una vera soluzione non esiste.In particolare per un territorio come il Vallo di Diano, che, nonostante l’impegno e l’attività da parte delle istituzioni e delle Forze dell’Ordine, sembra perennemente succube e condannato a subire quanto deciso da altri.