Nel 2018, per fortuna, il treno Frecciarossa in partenza da Salerno, tornerà nel Cilento. Un volano per tutto il territorio che già la scorsa estate aveva contribuito alla crescita del turismo nel territorio cilentano. Non tutto, però, sarà uguale alla scorsa stagione. Infatti, il percorso sarà leggermente diverso. Delle modifiche che hanno alimentato anche molte polemiche. In primis, facendo un passo indietro sulla tabella di marcia rispetto al Cilento, l’esclusione di Battipaglia dalla tratta. Una scelta che non è assolutamente andata giù a molti. Soprattutto a Vincenzo Inverso, consigliere e membro della giunta esecutiva del Parco Nazionale del Cilento: “Non può che far piacere vedere aumentare il numero di fermate a sud della provincia di Salerno del treno ad Alta Velocità Ma, per il secondo anno consecutivo, resta l’amarezza per il mancato inserimento nella tratta della mia città. Tutto ciò – tuona – nonostante abbia sollecito a tempo debito l’amministrazione comunale al riguardo. La Giunta Francese dimostra, ancora una volta, la sua totale inefficienza amministrativa”.
Ma non è stata questa, comunque, la diatriba maggiore che invece si è avuta proprio nel Cilento. Ma procediamo con ordine. La passata stagione il treno Frecciarossa svolgeva il seguente itinerario per raggiungere la zona del Parco Nazionale del Cilento: Milano, Bologna, Firenze SMN, Roma Tiburtina, Roma Termini, Napoli Centrale, Salerno, Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri. Per quest’anno, invece, aggiunta una fermata in più. Queste le fermate: Milano Centrale, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Tiburtina, Roma Termini, Napoli Centrale, Salerno, Agropoli-Castellabate, Vallo della Lucania-Castelnuovo, Centola-Palinuro-Marina di Camerota e Sapri.
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Dunque vediamo l’aggiunta della tappa Centola-Palinuro-Marina di Camerota, un vero e proprio nuovo punto di forza per l’offerta turistica di tutto il territorio. Ma proprio questa decisione ha fatto montare la polemica. La delusione, innanzitutto, da parte del sindaco di Pisciotta Ettore Liguori: “Pisciotta – ha detto il sindaco a Set TV – apprende la notizia con molto rammarico. L’ulteriore fermata lungo la costa del Cilento la meritava Pisciotta per evidenti ragioni sia storiche che turistiche. Lo scalo di Pisciotta Palinuro è strutturato meglio rispetto allo scalo ferroviario di Centola”. Nei mesi scorsi il primo cittadino aveva candidato lo scalo di Pisciotta per l’alta velocità, essendo più vicino rispetto a Centola alle località costiere di Caprioli, Palinuro e Marina di Camerota, ed anche meglio collegato. A nulla è valso l’intervento del primo cittadino. I Frecciarossa faranno sosta nella stazione di Centola ribattezzata con l’aggiunta di Palinuro e Marina di Camerota. “Solo un gioco di parole – dice Liguori – resta lo scalo di San Severino”. Ma le polemiche non sono solo di natura geografica ma anche logistica. Pare infatti che la stazione di Centola non sia idonea alla sosta di un treno Frecciarossa 1000 in quanto la banchina è più corta del treno, qualcuno rischierebbe infatti di scendere sui binari e addirittura alcune carrozze potrebbero restare nella galleria presente proprio pochi metri prima dello scalo venendo da nord. Il marciapiede, poi, è basso rispetto a questi treni e non mancano disagi anche per i trasporti: la strada che conduce a San Severino di Centola, infatti, non è agevole per gli autobus.
Difficilmente ci saranno delle modifiche, questo dovrebbe essere il quadro generale del servizio che partirà il dal 10 giugno al 16 settembre solo nei giorni di venerdì, sabato e domenica per la gioia dell’assessore regionale al turismo Corrado Matera: ”Con il Presidente della Regione Vincenzo De Luca – ha dichiarato – stiamo mettendo in atto azioni concrete per la Campania restituendo una centralità al turismo. L’arrivo del Frecciarossa nel Cilento, i treni storici attraverso i quali i grandi attrattori vengono collegati ai tesori nascosti, le vie del mare, il riconoscimento di 18 bandiere blu ottenute quest’anno, la messa in rete del patrimonio culturale, la valorizzazione della dieta mediterranea, la centralità del prodotto turistico-religioso lasciano presagire come il territorio a sud della provincia di Salerno si avvii ad essere un grande attrattore turistico”.