Il Cilento è pieno di stazioncine ferroviarie aperte al mare e alle pianure o chiuse nelle valli a ridosso di torrenti. Da sempre il treno si configura come una fuga verso la civiltà e la libertà (che si tratti di viaggi che portano nel Cilento o fuori da esso). Da un punto di vista sociologico, potremmo definire il treno un mezzo di trasporto che “unisce le persone”, che permettere di approfondire conoscenze e amicizie (per i pendolari di tutti i giorni), di conoscere persone nuove (per i viaggiatori occasionali), di confrontarsi con “l’altro”, nel corso di viaggi brevi o lunghi.
Le stazioni cilentane (anche quelle dei centri più piccoli) costituiscono un patrimonio storico, culturale e sociale, oltre che immobiliare, di grande valore. È fondamentale che vengano ripensate e utilizzate attraverso un impiego intelligente, fecondo e funzionale ad uno sviluppo del nostro territorio. E questo è quello che, almeno in parte, avviene dallo scorso anno con i collegamenti estivi dell’alta velocità: i treni Frecciarossa tornano nel Cilento collegando le perle della nostra costa con Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Grazie ai treni che estendono la loro corsa da Salerno fino a Sapri, il venerdì, il sabato e la domenica è possibile raggiungere con l’alta velocità anche le stazioni di Agropoli-Castellabate, Vallo della Lucania-Castelnuovo, Centola, Palinuro e Marina di Camerota.
Il viaggio in treno diventa, allora, occasione per attraversare in breve tempo, da Capaccio a Sapri, la costa cilentana nella sua interezza e, con lo sguardo proiettato fuori dal finestrino, il viaggiatore potrà vivere un’esperienza unica fatta di ricordi, sogni e immaginazione. Il finestrino, come l’immagine di un’inquadratura di un film, è capace di far immergere il viaggiatore in uno “sguardo mobile”, “itinerante”, in cui perdersi con i pensieri e godere di un “film sul Cilento” che si snoda all’esterno in un lungo piano sequenza. Il Frecciarossa, quindi, diventa un importante sostegno al flusso turistico del Cilento perché permette ai turisti di raggiungere in tempi brevi una delle coste più belle d’Italia, il Parco, il Cervati, i luoghi simbolo della Dieta Mediterranea, e così via. In particolare, dalla stazione ferroviaria di Vallo della Lucania-Castelnuovo sarà più semplice raggiungere le mete turistiche (balneari e culturali) di Ascea, Velia, Casal Velino e Pollica. I turisti, potranno approfittare del soggiorno per svolgere diverse attività. Tra le più emozionanti e significative, senza alcun dubbio, la visita al parco Archeologico di EleaVelia, antica città di Parmenide e, oggi, patrimonio Unesco. Ad Ascea Marina potranno organizzare una gita in barca (o immersioni subacquee) dietro Punta del Telegrafo, godendo di coste rocciose e acqua cristallina fino a Pisciotta; la tradizionale processione delle barche via mare dedicata alla Madonna di Portosalvo, il 27 Agosto; passeggiata lungo il “Sentiero degli innamorati”. Questo sentiero, inaugurato a luglio 2017, è spettacolare, curato in ogni particolare, e offre la possibilità di ammirare la flora che compone la splendida macchia mediterranea che viene attraversata, grazie anche ai tabelloni informativi posti ad inizio percorso. Il Sentiero viene percorso sopra la scogliera, fino ai resti della torre di avvistamento. Da qui è possibile godere di una vista spettacolare sulla scogliera sottostante e sul tratto di costa che va da Palinuro ad Acciaroli.
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Marina di Casal Velino, a confine con l’area archeologica di Velia – Elea, circondata dal tipico paesaggio collinare ricco di vegetazione mediterranea, gode di un litorale sabbioso delimitato a sud dal fiume Alento e a nord dalla costa più alta fino a Pioppi. Nell’entroterra i borghi di Acquavella e Casal Velino, in posizione panoramica di fronte al mare, sorti in occasione del ritiro delle popolazioni dalla pianura in seguito alle invasioni saracene, oggi rendono viva la storia e la cultura del Cilento con le caratteristiche vie del centro storico, i palazzi padronali e le produzioni artigianali.
La Marina è un centro a forte vocazione turistica grazie alle lunghe spiagge sabbiose, ai numerosi locali e ad un attrezzato porticciolo. Acciaroli e Pioppi – frazioni di Pollica – sono località balneari rinomate per la qualità delle acque e delle spiagge. Pioppi, inoltre, è conosciuta in tutti il mondo per essere le “patria della Dieta Mediterranea”, i cui benefici sulla salute sono stati a lungo studiati dal fisiologo americano Ancel Keys. Qui i turisti potranno immergersi in un mondo fatto di cultura, visitando il Museo Vivo del Mare e quello della Dieta Mediterranea.
Peccato che si pensi al Cilento sempre e solo come meta per il turismo estivo. Quello della destagionalizzazione turistica resta un problema di fondo per il nostro territorio. Ma, se anche si estendesse la corsa dei treni dell’alta velocità nelle altre stagioni dell’anno, ciò non basterebbe. È importante che le amministrazioni locali e l’imprenditoria turistica facciano investimenti, creino opportunità, eventi, momenti di attrazione capaci di richiamare un turismo di “qualità” verso quelle mete che restano ancora sconosciute ai più. Un esempio fra tutti è il Cervati, il monte più alto della Campania, dove sarebbe interessante immaginare e creare pacchetti turistici ad hoc per tutto il corso dell’anno.