Per il sindaco venuto da Giungano nella Città dei templi il 2018 è stato un anno vissuto “pericolosamente” sotto molti aspetti.
Quello più preoccupante, ovviamente, è stato il momento in cui ha avuto un grave problema di salute che ha lasciato interdetti sia i suoi sostenitori sia i suoi avversari. Per fortuna dopo l’intervento e il decorso post operatorio ha ripreso il suo posto intensificando gradualmente gli impegni istituzionali.
Superata questa fase, in cui anche le polemiche si sono molto attenuate, il ritmo delle problematiche che hanno costellato la vita amministrativa della compagine guidata da Palumbo è stato un crescendo ininterrotto di episodi che lo hanno portato a perdere per strada molti sostenitori della prima ora.
Già in primavera c’è stato il “maldestro” tentativo di chiamare sua figlia nello staff con il compito di “verificare” se i vari dossier venivano istruiti secondo le direttive impartite. A seguire la crisi della giunta “azzerata” che, come tutti sanno, invece si è trattato di un abbandono da parte di Teresa Palmieri e di Giuseppe Troncone con Claudio Aprea che è rientrato dopo aver lasciato per ben due volte.
Anche lo staff è stato ricomposto “impiegando” i componenti della 1^ ora in altra funzioni.
Alla festa di “compleanno” convocata in piazza Santini ad un anno dall’elezione, il nocciolo duro dei consiglierierano ancora tutti sul palco schierati a corona del “papa straniero” salito sulla poltrona di palazzo di città. Ma già tra il pubblico c’era chi “gufava” contro di lui e preannunciava problemi in arrivo.
Uno dei primi ad abbandonarlo è stato quello che lui continua a definire il “burattinaio di Roccadaspide”, Roberto D’Angelo. Si tratta di uno dei sostenitori della prima ora che si è speso senza riserve sia nella fase di costruzione del progetto politico sia durante la campagna elettorale insieme a Nino Pagano e Lucio Conforti.
Con la fine dell’estate, che ha visto l’amministrazione impegnata nell’avvio del progetto Costa Paestum con lo spostamento degli eventi estivi di massa nel Lin.Ora Village, gli scricchiolii si sono fatti rumorose avvisaglie per il “sindaco della gente” che tutto si sarebbe aspettato ma non una levata di scudi proveniente proprio dall’interno della sua maggioranza.
Ecco perché Palumbo ha preso sottogamba le lettera dei sei consiglieri facenti parte della maggioranza “bulgara” che lo sosteneva e chiedevano ascolto in merito ad alcune questioni. La sua risposta è stata del tutto improvvisata e fuori dalla logica di una “oculata” gestione delle dinamiche che l’avevano messa in moto.
Questo ha provocato una reazione dirompente che, probabilmente, anche i sottoscrittori non avevano messo in conto.
Il risultato raggiunto è stato quello di ritrovarsi in minoranza in consiglio e che ha dovuto ricorrere al soccorso di due oppositori della prima ora, Marianna Polito e Pasquale Mazza. Si è trattato di un ribaltone che, se pur gli consente di mantenere il potere, certamente ha dato un duro colpo alla sua immagine di politico “vincente”.
Davanti alla sua nuova giunta ci sarà una navigazione procellosa per il resto del mandato e i numeri risicati su cui può contare certamente rallenteranno i progetti messi in cantiere che dovranno passare per le commissioni consiliari e per il consiglio stesso.
C’è da dire che nemmeno nel gruppo di nuovi e vecchi oppositoric’è unanimità di atteggiamenti nei confronti del futuro amministrativo di Capaccio Paestum in quanto nemmeno sottovoce si parla di dimissioni di massa in caso di raggiungimento del numero che provocherebbero la caduta del sindaco.
Le scelte fatte in campo turistico con il lancio del progetto Costa Paestum e la ristrutturazione dell’Istituzione Poseidonia, affidata a Riccardo Ruocco e Mario De Rosa, è stata imboccata una direzione ben precisa.
In campo agricolo, è chiaro l’intendimento di intraprendere azioni precise per ridurre a zero le problematiche relative a reflui degli allevamenti di bufale. Resta da risolvere i problemi che hanno impedito il trasferimento e la costruzione del nuovo mercato ortofrutticolo di Paestum.
Relativamente al PUC è stata convocata una conferenza entro l’anno per illustrare lo stato dell’arte.
Insomma, l’azione amministrativa non sembra risentire delle polemiche e del ribaltone.