di Sergio Vecchio
L’antica fornace a legna nella Valle Sant’Andrea di Montecorvino Rovella non è solo un laboratorio di produzione e di trasformazione dell’argilla e della creta secondo le più rigorose regole della tradizione, ma anche una vera scuola di varie correnti di pensiero e di arte che Valerio Falcone, trasversalmente, coordina attraverso la presenza dei più importanti e rappresentativi artisti italiani e europei. Con i quali, appunto, collabora da anni, in una sorta di museo in fieri della ceramica all’aperto, per la realizzazione di eventi, rassegne e soprattutto di opere tra antico e contemporaneo che si uniscono (e si confondono) attraverso i materiali della fornace delle terrecotte di Falcone che, in tutti i mesi dell’anno, costituisce il luogo di riferimento e di elaborazione per ogni artista. I risultati di tali esperimenti, oltre che in loco, sono visibili, su input di Valerio, in altre località d’Italia e della provincia e in varie esposizioni e allestimenti a cura della Fornace Falcone con o senza la collaborazione delle varie istituzioni.
Valerio Falcone è in realtà un giovane oculato imprenditore che dirige la fabbrica, già di per sé conosciuta in Italia e all’estero grazie al gigantesco fuoco a legna che garantisce qualità ai prodotti che sfidano, con più che lusinghieri risultati, le insidie della crisi del settore ma il valore aggiunto che fornisce all’impresa consiste nell’amore per l’arte (coordinato in questo dal padre Raffaele, ceramista di lungo corso), che gli consente, in contemporanea, di svolgere il doppio ruolo di cui oggi in Italia abbiamo impellente bisogno: quello dell’operatore culturale o, per meglio dire, dell’animatore di eventi per la diffusione e la valorizzazione dell’arte e degli artisti. Sono ormai circa dieci anni che la fabbrica della famiglia Falcone e di Valerio, nel territorio, propone eventi in cui, dai grandi artisti fino ai giovani emergenti, allestisce mostre e rassegne in cui ceramica d’autore, scultura, architettura e pittura camminano in direzione di ambiti e architetture diverse e/o alternative rispetto ai normali circuiti di distribuzione creando prospettive diverse di mercato. Nell’officina delle terrecotte di Falcone è possibile, in un giorno qualsiasi dell’anno, incontrare, per esempio, un artista di Milano o proveniente dalla Cina nella elaborazione di un’opera o di un progetto. O assistere alla creazione di pannelli di ceramica destinati agli esterni di edifici o di piazze grazie alla complicità di Valerio, imprenditore-collezionista e miniera di idee. Oppure ancora assistere all’accoglienza di Valerio ai professori e agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e concordare con essi prossimi incontri, eventi e azioni. Come ormai è più che quarantennale tradizione, nel Prato del Paradiso, si celebra ogni due anni la Festa del Fuoco, appuntamento imprescindibile e tra i più importanti eventi culturali d’Italia in cui musicisti, poeti, artisti, ceramisti di ogni luogo, dal tramonto all’alba in un infinito e denso happining di action-painting con opere reading e azioni, riassumono le finalità dell’officina Falcone: la costruzione del nuovo attraverso l’arte. Perchè la individuazione di una speranza del futuro occorre far leva sulle tradizioni, nella storia, nei beni archeologici e materiali, nell’arte su cui costruire la ricchezza del domani in cui la cultura, pur nella differenza delle poetiche e degli specifici, eleva e unisce.
Valerio Falcone, nel suo lavoro da imprenditore moderno, investe e contribuisce alla formazione di identità, orgoglio e prospettive per il domani, interagendo con la natura, l’antico e il contemporaneo in arte in un dialogo aperto e senza sopraffazioni.