Dedicare il nostro speciale settimanale ai fiumi è stato un omaggio all’acqua che,unitamente al sole,è fonte di vita sulla terra ed “anime” delle nostre valli!
Il territorio compreso nell’area Parco del Cilento Diano e Alburni è ricco di corsi d’acqua lungo i quali si sono sviluppati insediamenti abitativi piccoli e grandi nel corso di millenni di storia. Nonostante le innumerevoli captazioni effettuate per portare l’acqua nelle case per uso domestico e nelle terre per uso agricolo, ancora possiamo percorrere sentieri che si affacciano su rive e dirupi dei corsi d’acqua dai monti dove sono situate le sorgenti scorrono fino in pianura e che hanno scavato grotte e “scolpite” rocce fino a rendere opere d’arte naturali molti dei luoghi che oggi sono meta di turisti e amanti delle escursioni in ambiente naturale. Sono tantissimi i ponti a sella d’asino costruiti in tempi remoti per facilitare le comunicazioni tra una sponda e un’altra che, ancora oggi, fanno bella mostra nelle tante località delle aree interne che li hanno valorizzati sotto l’aspetto turistico. Come sono innumerevoli i mulini ad acqua recuperati che testimoniano la capacità dell’uomo che nel tempo ha saputo erigerli in posti incredibilmente difficili e poco accessibili solo per consentire all’acqua di sprigionare tutta la sua forza di caduta. Anche le tante centrale elettriche, ora quasi tutte in disuso, hanno fatto la loro parte all’epoca della prima elettrificazione dei piccoli borghi di montagna. Quelle recuperate e rimesse a regime di funzionamento continuano fa fare il loro “dovere” di creare reddito a chi vi ha investito. Il patrimonio naturale costituito dalla rete fluviale è il bene, inestimabile dal punto di vista ambientale, meglio preservato nell’area parco. Questo a differenza delle montagne e delle coste che, in molti casi, sono state sottoposte a stressanti atti di antropizzazione da parte dell’uomo. Unico aspetto che bisognerà a tenere sotto controllo è ciò che viene sversato nelle acque dei fiumi! Si tratta di effettuare controlli ferrei al fine di evitare che i depuratori, che pure ci sono, siano sempre attivi e perfettamente funzionanti. Questo per evitare che il bene comune della purezza delle acque possa essere usurpato da interessi di pochi incapaci di capire cosa è meglio per tutti e, soprattutto, per l’ambiente bellissimo in cui siamo stati “prescelti” per vivere.